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Annali
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Materiale linguistico moderno

Tacitus, Publius Cornelius

Annali / Tacito ; a cura di Renato Oniga

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: L'opera del più grande storico della letteratura latina, percorsa dalla triste constatazione che il governo del mondo sembra non potersi sottrarre all'inevitabilità del male. «Di Augusto si sono occupati storici illustri, ma poi è prevalsa l'adulazione. La storia di Tiberio e di Caligola, di Claudio e di Nerone è stata falsata, per paura finché furono al potere, per odio dopo la loro morte. Io intendo illustrare la fine di Augusto, il principato di Tiberio e tutto il resto sine ira et studio. Non ho motivi di risentimento né ragioni per una particolare benevolenza verso quei principi». Gli "Annales" si aprono con questa solenne professione di imparzialità, ma Tacito, nel raccontare gli anni tra la morte di Augusto e la fine di Nerone, non è imparziale. Il meno che si possa dire è che è sovranamente tendenzioso. Non altera i fatti, sa presentarli però con un montaggio micidiale, e poi sottolinea, allude, commenta, insiste. Si pone di fronte alla storia con uno sguardo spietato, senza illusioni, di chi sa che l'unica alternativa all'impero è il caos, la guerra di tutti contro tutti.

Il valore affettivo
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Materiale linguistico moderno

Verna, Nicoletta

Il valore affettivo / Nicoletta Verna

Torino : Einaudi, c2024

Abstract: Bianca aveva sette anni quando un incidente dai contorni incerti ha innescato nella sua vita una reazione a catena, che non ha risparmiato nulla. Oggi sta con Carlo, cardiochirurgo di fama internazionale, e all’apparenza lo venera. Ma tanta devozione, in realtà, nasconde un piano macchinoso, folle: un progetto di rinascita in cui l’uomo è un mero strumento. Nel percorso che intraprenderà per realizzarlo, Bianca scoprirà una verità che nessuno avrebbe mai potuto sospettare. Con un ritmo magnetico, che travolge e sorprende, Nicoletta Verna scrive un indimenticabile romanzo, nel quale una giovane donna cerca ostinatamente una forma di redenzione.

Poesie
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Materiale linguistico moderno

Volponi, Paolo <1924-1994>

Poesie / Paolo Volponi ; a cura di Emanuele Zinato

Torino : Einaudi, c2024

Abstract: L'opera poetica di Volponi riunita in un solo volume che ne presenta l'intero arco di sviluppo. «Non siamo in pochi, oggi, a vedere in Volponi, accanto al più grande, forse, tra i prosatori italiani del secondo Novecento, uno dei più forti e originali scrittori in versi della sua generazione. Volponi ha espresso con travolgente naturalezza, con prodigiosa plasticità d'immagini, con struggente semplicità di cadenze il dramma antropologico del nostro tempo: lo scontro mortale fra il mondo della natura, e della laboriosità umana e il mondo del capitale e del lavoro alienato, la perdita orribilmente insanabile del sentimento della totalità, le ferite inferte al paesaggio geografico e morale del nostro paese dalla decomposizione d'una modernità mai veramente nata» (dalla postfazione Giovanni Raboni).

La macchina mondiale
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Materiale linguistico moderno

Volponi, Paolo <1924-1994>

La macchina mondiale / Paolo Volponi

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Anteo Crocioni è un giovane contadino marchigiano degli anni ’50. Conosce bene il suo lavoro e l’ambiente in cui vive, ama la moglie, la casa, la terra. Attraverso l’osservazione dei corpi animali e vegetali, le combinazioni di macchine immaginarie, la lettura di testi filosofici e scientifici, le meditazioni solitarie sulle stagioni, viene maturando la visione di un futuro «armonioso», di una «eterna» e «felice convivenza degli uomini», di una progressiva rigenerazione del mondo: e affida la sua utopia a un Trattato. I compaesani, ancora dominati dalla paura e dal sacro rispetto delle istituzioni, lo mettono presto al bando. Abbandonato anche dalla moglie, che non lo capisce, Anteo va a Roma per cercarla e far conoscere il suo Trattato: e lì la vicenda troverà la sua drammatica conclusione. Nel secondo romanzo di Volponi emerge vivissimo il rapporto fra mondo contadino e mondo industriale-cittadino, la carica eversiva dell’ideologia contro i ritardi, le chiusure e le sordità morali della società italiana, la fervida sperimentazione linguistica e stilistica.

Niente di vero
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Materiale linguistico moderno

Raimo, Veronica

Niente di vero / Veronica Raimo

Torino : Einaudi, c2024

Abstract: In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. Veronica Raimo sabota dall’interno il romanzo di formazione. Il suo racconto procede in modo libero, seminando sassolini indimenticabili sulla strada. All’origine ci sono una madre onnipresente che riconosce come unico principio morale la propria ansia; un padre pieno di ossessioni igieniche e architettoniche che condanna i figli a fare presto i conti con la noia; un fratello genio precoce, centro di tutte le attenzioni. Circondata da questa congrega di famigliari difettosi, Veronica scopre l’impostura per inventare se stessa. Se la memoria è una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identità, allora il comico è una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all’indicibile. In questa storia all’apparenza intima, c’è il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell’energia paralizzante che può essere la famiglia, dell’impresa sempre incerta che è il diventare donna.

Il corpo umano
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Materiale linguistico moderno

Giordano, Paolo <1982- >

Il corpo umano / Paolo Giordano

Torino : Einaudi, c2024

Abstract: Un romanzo di guerra, anzi, un romanzo sulla guerra, nelle sue molteplici incarnazioni: la guerra propriamente detta, quella in Afghanistan; la guerra più sfuggente ma altrettanto dolorosa dei rapporti intimi, affettivi e famigliari; e la guerra, invisibile e pericolosissima, della rabbia contro se stessi. Un romanzo che ci ricorda cosa significa essere umani.

Il mito delle radici cristiane dell'Europa
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Materiale linguistico moderno

Lesti, Sante

Il mito delle radici cristiane dell'Europa : dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri / Sante Lesti

Torino : Giulio Einaudi, 2024

Abstract: Le radici cristiane dell'Europa sono uno dei grandi miti del nostro tempo. Le radici cristiane dell'Europa sono un mito storico-identitario. Pretendono di dirci non soltanto da dove veniamo, ma anche chi siamo e, soprattutto, non possiamo non essere, perché – come affermano i sostenitori del mito – un albero cui vengono tagliate le radici muore. Nei due secoli abbondanti della loro storia, le radici cristiane dell'Europa hanno cercato soprattutto di elevare alcuni (la Chiesa e i cattolici) al di sopra degli altri. Questo libro costituisce la prima storia del mito, dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri. Anche perché le radici cristiane dell'Europa sembrano essere giunte a una svolta. Spesso c'è un confine sottile – anzi, sottilissimo – tra il vero e il falso. È questo il caso delle «radici cristiane dell'Europa», che possono essere tanto una rappresentazione oggettiva, perfino scientifica, della realtà, quanto una rappresentazione ideologica della realtà stessa, cioè un mito. Da oltre due secoli, infatti, si confrontano due modi apparentemente simili, eppure estremamente differenti (se non opposti), di raccontare la storia europea e, in particolare, il ruolo esercitato, al suo interno, dalla religione cristiana. Il primo, che affonda le sue radici nella riscoperta romantica della religione, presenta semplicemente il cristianesimo come un elemento fondamentale del passato dell'Europa; il secondo, che risale alla Controrivoluzione francese ed europea dell'ultimo decennio del Settecento, presenta il cristianesimo, invece, come l'elemento chiave di quel passato. Questo libro ricostruisce la lunga storia del secondo, dall'assedio di Lione da parte dell'esercito rivoluzionario francese (1793) all'attuale presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, passando per tanti altri luoghi, attori (praticamente tutti maschi) ed eventi della storia europea degli ultimi due secoli. Le radici cristiane dell'Europa sono un mito in tutti i sensi. Innanzitutto, sono un racconto falso (anche se non fantastico) sulle origini di una cultura, tramandato – e continuamente trasformato – per legittimare un certo sistema sociale. Inoltre, rappresentano il frutto dell'idealizzazione di eventi e personaggi del passato, a cominciare dalla «cristianità» medievale.

Il femminismo non è un brand
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Materiale linguistico moderno

Guerra, Jennifer

Il femminismo non è un brand / Jennifer Guerra

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Negli ultimi dieci anni il femminismo è tornato a essere un fenomeno di massa, colorando di rosa i simboli dell’emancipazione femminile e delle nobili cause a essa associate. Spesso però sotto questo colore si nascondono operazioni opache. Un femminismo addomesticato, affine agli interessi di politici e aziende, è davvero femminismo? Ma soprattutto questa versione mainstream è una variante del femminismo o una strategia del capitalismo? Oggi a un’adolescente basta aprire Instagram per imbattersi in riflessioni femministe (o pseudofemministe), risparmiandosi la necessità di unirsi a un collettivo o a un gruppo di autocoscienza. Brand di abbigliamento si improvvisano femministi e producono magliette in serie con frasi inneggianti al girl power. Pagine social e piattaforme digitali graficamente accurate alternano post o storie motivazionali a inserzioni pubblicitarie. Innumerevoli servizi immateriali propongono corsi sull’empowerment, sulla valorizzazione femminile, su come rendere più women friendly il proprio business. Inoltre l’ossessione recente per le celebrity femministe promuove l’idea che un certo tipo di femminismo sia da mettere in soffitta per fare spazio a un femminismo nuovo, egemonico, che nasconde sotto il tappeto i pensieri più radicali e si fa portatore di valori positivi, anche se profondamente contraddittori. Come scrive Jennifer Guerra in questo saggio acuto, la recente riemersione del soggetto politico femminista in un paradigma economico che non si fa scrupoli a capitalizzare i temi sociali in nome del profitto ci pone di fronte a delle sfide nuove. Il primo nodo da sciogliere è se le aziende e i marchi si meritino il «patentino» del femminismo e il secondo, forse più impegnativo da sbrogliare, riguarda l’influenza che la nuova postura della brand identity esercita sulla pratica femminista. Per tentare di dare una risposta a queste domande, è necessario capire come si è arrivati a questo punto.

Se solo la notte
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Materiale linguistico moderno

Rahimi, Alice - Rahimi, Atiq

Se solo la notte / Alice Rahimi, Atiq Rahimi ; traduzione di Emanuelle Caillat

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Un padre e una figlia scrivono. Lontani durante il lockdown del 2020, si inviano timide e-mail per farsi coraggio, parlarsi delle strane giornate sospese, distrarsi dalle tragiche notizie sulla pandemia. Il padre, Atiq Rahimi, scrittore e cineasta di origini afghane, non riesce a dedicarsi al suo romanzo, ha l'impressione di essere rinchiuso in un mondo virtuale dal quale non può scappare. La figlia, Alice, nata in Francia da genitori in esilio, studentessa di recitazione, si interroga sulle sue radici, sulla sua identità. Saranno proprio questi interrogativi a riportare il padre alla realtà del presente, e a risvegliare in lui i ricordi di un passato doloroso. A poco a poco, la loro corrispondenza si fa più intima e inquieta, e diventa l'occasione per confrontarsi su temi mai davvero approfonditi. Atiq allora si confida con Alice, ripercorrendo gli eventi che l'hanno segnato: l'invasione sovietica, la difficile fuga da Kabul, l'odissea per raggiungere l'Europa, la scomparsa delle persone care. E così, in questo moderno scambio epistolare due generazioni molto diverse si raccontano la vita e le emozioni di tutta una famiglia, tra la dolce nostalgia di un padre e la luminosa fiducia nel futuro di una figlia.

I racconti
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Materiale linguistico moderno

Thomas, Dylan

I racconti / Dylan Thomas ; prefazione di Gabriele Frasca

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: «Dylan Thomas rimase sempre un ragazzo “colmo e straniero”, dal vigore disarmato e minacciato, e la sua genuina voglia di ridere era uno sberleffo alla storia, una pantomima nelle tenebre» (Alfredo Giuliani). Dylan Thomas è riconosciuto come uno dei maggiori poeti del Novecento ed è anche diventato una specie di icona pop, amato e citato dai musicisti rock e dai loro fan. Ma Thomas, accanto alla produzione poetica e fortemente connessi con essa, ha sempre scritto molti racconti che non sono inferiori alle poesie né per impegno né per risultati. Basati su tracce autobiografiche rielaborate in chiave mitico-fantastica, i racconti dello scrittore gallese intrecciano una vena lirica e un andamento comico, con esiti quasi sempre sorprendenti. Questa edizione ne propone l'intero corpus con l'aggiunta dei capitoli del romanzo incompiuto "Avventure nel commercio" della pelle, caratterizzato da esiti comici ancora piú spiccati, in chiave quasi surrealista.

Il più crudele dei mesi
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Materiale linguistico moderno

Penny, Louise

Il più crudele dei mesi / Louise Penny ; traduzione di Alessandra Montrucchio e Carla Palmieri

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: A Three Pines è arrivata la bella stagione, ma non tutto è destinato a tornare in vita. Oltre a un tradimento inaspettato, stavolta Armand Gamache dovrà affrontare una seduta spiritica finita male. Nel piccolo villaggio del Quebéc alcuni abitanti hanno deciso di invitare una sensitiva alla vecchia casa degli Hadley, sperando di liberarla da un’antica maledizione. Ma quello che sembra un innocuo rituale causa la morte, per crepacuore, di uno dei partecipanti. Eppure, giunto sulla scena del crimine, l’ispettore Gamache è costretto a chiedersi: si è trattato davvero di una morte naturale? Armand si ritrova così coinvolto in un caso che lo costringerà ad affrontare i propri fantasmi e quelli di una comunità apparentemente idilliaca, dove le relazioni sono molto più pericolose di quanto sembri. Il terzo romanzo della serie dell’ispettore Armand Gamache, ormai un classico del giallo.

Bagai
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Materiale linguistico moderno

Cornalba, Samuele

Bagai / Samuele Cornalba

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Lo spaesamento, la paura, il desiderio. Il libro dei vent’anni. Elia non è molto bravo a provare sentimenti. Se ne va in giro con il pollice sulla rotella dello Zippo e dentro ha un dolore che non finisce mai. Poi arriva Camilla, che si avvicina «come se lui le dovesse una spiegazione, un posto vicino sul pullman, un po’ d’affetto». E arrivano dal passato dei segni che sono come schiaffi, o carezze. Forse dall’inquietudine e dalla provincia non ci si salva neanche con l’amore travolgente dei vent’anni; a volte, però, ci sono persone e pensieri e dettagli che possono rendere il futuro un luogo meno spaventoso. “Bagai” è l’esordio di uno scrittore nato nel 2000, ma non è un romanzo generazionale: è un urlo potentissimo. La dimostrazione che il talento non aspetta, esiste e basta. «Bagai è lui, bagai è Andrea, bagai sono i ragazzi di Pandino, della provincia, quelli che corrono senza direzione, che scappano da un mondo incendiato». Di cose da offrire a un ragazzo di diciott’anni, Pandino non ne ha poi molte: novemila abitanti, quindici bar, dieci parrucchieri, cinque pizzerie d’asporto, una torre dell’Enel dove s’intrecciano i graffiti d’intere generazioni, due chiese, un santuario, neanche una libreria. Elia vive da sempre nei confini di questo perimetro: la scuola, qualche festa, il migliore amico attivista che cerca invano di scuoterlo con le sue battaglie politiche, il padre che ce la mette tutta anche se non basta mai. Quando all’improvviso fa capolino nella sua vita, Camilla può sembrare un lampo di luce, ma con lui – e con la sua apatia, con il muro che anno dopo anno ha costruito tra sé e il mondo – è tutto più difficile. Perché dentro gli brucia un dolore incontrollabile, che pulsa sempre. Una sofferenza che sommerge ogni cosa, anche le poche a cui tiene davvero. Elia è uno che ferisce chi gli è vicino, inavvertitamente; vorrebbe aprirsi, ma non sa da dove iniziare. E Camilla, con le sue unghie smangiate, con il suo sguardo che è «come un’infezione», con la musica, con i libri, questo ghiaccio prova a scioglierlo: la fine della scuola però è dietro l’angolo, e subito dopo bisognerà inventarsi un futuro lontano da lì, perché in fondo nessuno «sprecherebbe tutta la vita in una merda di palude». Difficile, comunque, immaginare il dopo: «Metà di noi finirà in un’università olandese, l’altra metà a servire in un pub a Londra, che adesso esce pure dall’Europa... vabbè, facciamo Berlino». Samuele Cornalba ha poco più di vent’anni e nel suo primo romanzo ha semplicemente raccontato ciò che conosce meglio: come funziona la testa di un ragazzo nato nel 2000. Ci trascina nella storia di Elia con naturalezza, a colpi di immagini poetiche e dialoghi di un’autenticità spiazzante. Basta un attimo per specchiarci tutti, giovani o meno, nella sua scrittura. Per riconoscerci.

Social
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Materiale linguistico moderno

Taddeo, Gabriella <1973- >

Social : l'industria delle relazioni / Gabriella Taddeo

Torino : Einaudi, c2024

Abstract: Siamo dominati dal potere dei social, una condizione che ci appare ineluttabile e allo stesso tempo poco comprensibile. Da strumenti ideati per favorire le relazioni, i social negli anni sono diventati sempre più mezzi di informazione, di intrattenimento e di crescita personale. Allo stesso tempo, con pari o maggiore intensità, li interpretiamo come zone franche, in cui allentare la morsa sociale per lasciarci andare al divertimento infantile, al narcisismo, all'esaltazione tribale o alla semplice apatia. Essi sono, oggi, una vera e propria «industria delle relazioni». In questa industria, i mezzi di produzione appartengono a pochi, ultrapotenti monopolisti mondiali, che concepiscono e dettano le regole del gioco. Con la conseguenza, spesso, di farci sentire succubi, se non vittime, di dinamiche costruite per noi e allo stesso tempo senza di noi. Ma come funzionano veramente queste «macchine di socialità»? In che modo sono riuscite in pochi anni a catturarci e a invischiare così tanto le nostre vite con le loro interfacce e algoritmi? Intrecciando gli approcci sociologici con quelli della mediologia, della psicologia sociale e della human computer interaction, Gabriella Taddeo scava nel funzionamento sociale e culturale di queste piattaforme e ne sonda i legami con i nostri desideri, le nostre debolezze e ambiguità. E se il mondo della socialità umana continua, nonostante la loro pressione, a essere in gran parte non codificabile, queste piattaforme hanno assunto il compito di rappresentarne l'artificio e interrogarci, spesso scomodamente, sul nostro rapporto con esso.

Maestri erranti
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Materiale linguistico moderno

Massenzio, Marcello

Maestri erranti : il rinnovamento della cultura ebraica dopo la shoah / Marcello Massenzio

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Questo libro ha come sfondo la città di Parigi dopo la Liberazione, eletta al rango di «nuova Gerusalemme» in quanto centro d’irradiazione della cultura ebraica dopo la catastrofe della Shoah. Una cultura rinnovata nel segno di una rafforzata integrazione nel cuore della civiltà europea e di una partecipe attenzione al mondo contemporaneo. In questo contesto si staglia la figura misteriosa e affascinante di Mordechai Chouchani, un personaggio reale, circonfuso, al contempo, di un’aura mitica. Maestro venerato di Emmanuel Lévinas e di Elie Wiesel, Chouchani avvolse la sua esistenza nel più fitto dei misteri: i soli dati inconfutabili al suo riguardo sono la prodigiosa conoscenza delle Scritture e il suo indefesso peregrinare per il mondo al fine di porre il proprio sapere al servizio di chi avesse smarrito il senso dell’esistere. Wiesel, passato attraverso l’esperienza di Auschwitz, poté scorgere in lui la reincarnazione dell’Ebreo errante, divenuto maestro errante nel solco di un’antica, nobile tradizione. Come tale, egli si consacrò alla missione di riaccendere la fiducia nella Torah, nella vita e nel futuro negli animi devastati dei sopravvissuti ai campi di sterminio. Marc Chagall ebbe il merito d’infondere nuova linfa vitale in tale archetipo, trasformato nel suo alter ego e nel salvatore della cultura ebraica dalla furia distruttrice del nazismo in vista di una sua possibile resurrezione. Un filo sottile ma tenace lega il pittore di Vitebsk a Lévinas, nei testi del quale prende forma una penetrante «filosofia dell’erranza», ricca di stimoli preziosi ai fini di un inquadramento critico dei problemi del nostro presente.

La filosofia come orientamento
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Materiale linguistico moderno

Corriero, Emilio Carlo

La filosofia come orientamento : un nuovo senso da assegnare alla terra / Emilio Carlo Corriero

Torino : Einaudi, ©2024

Abstract: La filosofia non è una disciplina come le altre. Diversamente da queste che hanno un oggetto definito, l'oggetto della filosofia è l'essere stesso senza ulteriori determinazioni. E non c'è autentica filosofia che non s'interroghi sulla propria definizione e sulle proprie condizioni di esistenza. In quanto infinita tensione alla Sapienza, in cui convergono il sapere teorico e il sapere pratico, la filosofia più che come scienza si presenta, infatti, quale co-scienza che deve poter accompagnare ogni forma di sapere e ogni nostra scelta. In questo senso essa si rivela essere anzitutto orientamento, in accordo con un bisogno di adattamento e determinazione che accompagna l'essere umano, sempre in cerca della ridefinizione del proprio posto nel mondo. Se già con la crisi dei fondamenti di inizio Novecento la filosofia avvertiva nella sua infondatezza la propria radicale differenza, è soprattutto con l'avvento dell'Antropocene e il riconoscimento dell'essere umano come "forza naturale" che la filosofia può riscoprire appieno la propria funzione, realizzando come la sua infondatezza – la sua "atopia" – dipenda dal suo radicamento naturale e dalla sua capacità di prendere la giusta distanza da ogni forma stabile di sapere. È a partire da qui, lungo un percorso critico che attraversa le principali posizioni teoretiche del pensiero occidentale, che questo libro riafferma tutto il potenziale rivoluzionario e ricreativo della filosofia volto alla determinazione di un nuovo possibile orientamento.

Democrazia e anarchia
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Materiale linguistico moderno

Di_Cesare, Donatella

Democrazia e anarchia : il potere nella polis / Donatella Di Cesare

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: In un confronto serrato tra gli altri con Hannah Arendt, Claude Lefort, Cornelius Castoriadis, Reiner Schürmann, Miguel Abensour, pensatori della democrazia dopo la deriva totalitaria, Donatella Di Cesare riporta alla luce un rimosso di secoli e apre un'inedita prospettiva di ricerca sul nuovo anarchismo. La democrazia è legata da un nesso indissolubile con l'anarchia. Nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis. La storia monumentale viene così decostruita grazie a un'originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari. Pronunciata con trepido entusiasmo o con attonito disprezzo, la parola demokratía, di cui viene ripercorsa sia la storia semantica sia quella politica, indica due eventi collegati: l'ingresso del popolo alla ribalta della storia e la revoca di ogni potere che presume di essere originario. Lo spettro dell'anarchia turba la città. Lo paventano i tragici, lo registrano gli storici, lo denunciano i filosofi. L'arché di padri, proprietari, autoctoni, eredi viene profondamente minata e destituita di legittimità, mentre si inaugura lo spazio della politica. «Né comandare, né essere comandati» è il sigillo della democrazia, lo stendardo della libertà an-archica. Protagoniste di questo racconto sono le donne. È una rivolta di straniere, in fuga da violenza familiare, a far emergere, in un verso di Eschilo, il composto che indica la capacità del popolo di affermarsi. La democrazia nasce con l'accoglienza. E il dêmos non potrà mai né regredire a éthnos, fondandosi su legami di sangue e di suolo, né tanto meno soffocare il conflitto e la divisione.

Roma moderna
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Materiale linguistico moderno

Insolera, Italo - Berdini, Paolo

Roma moderna : due secoli di storia urbanistica / Italo Insolera, Paolo Berdini

Nuova ed. ampliata

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Ritorna in un’edizione nuova e ampiamente aggiornata, sia nel testo sia nell’apparato iconografico, il classico di Italo Insolera “Roma moderna”, uscito per la prima volta nel 1962. Non si tratta di un saggio puramente tecnico, ma di un’opera che ricostruisce le vicende e le condizioni economiche, sociali, culturali e politiche che hanno determinato lo sviluppo urbanistico di Roma a partire dall’occupazione francese del 1809 fino a oggi. Nel 1870 Roma viene annessa allo Stato unitario e vive le fasi della costruzione della nuova città fino alla follia urbanistica del ventennio fascista. Il volume narra poi il risveglio culturale degli anni successivi alla Liberazione e l’epoca repubblicana aperta alla speranza di un controllo sulla rendita immobiliare. Tutto sarebbe naufragato a partire dagli anni ’80 del secolo scorso con il prevalere della concezione economicista della città. Se la vita di Roma capitale è stata segnata dai tentativi di costruire piani urbanistici pur tra continue contraddizioni e violazioni, gli ultimi trent’anni non vivono più questa dialettica. Non sono le regole a costruire la città del neoliberismo, ma una ininterrotta serie di progetti senza un disegno unitario e all’insegna della discrezionalità come metodo di governo. Nonostante ciò, il libro, aggiornato da Paolo Berdini, si conclude con la ricerca di nuove strade per una possibile ricostruzione di un’idea di città pubblica in grado di rispondere alle esigenze della società.

Cinema italiano
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Materiale linguistico moderno

Brunetta, Gian Piero

Cinema italiano : una storia grande 1905-2023 / Gian Piero Brunetta

[Nuova ed.]

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: A vent’anni di distanza dalla prima edizione (“Guida alla storia del cinema italiano”, 2002), il fortunato libro di Gian Piero Brunetta si presenta in una nuova edizione notevolmente revisionata e ampliata. Nato con l’intenzione di offrire ai molti studenti di cinema un primo sguardo d’insieme e suggerire nuove strade di ricerca, il libro aspira anche a conquistare il lettore comune, invitandolo a godere delle enormi e fino a pochi anni fa inimmaginabili possibilità di immersione nel cinema italiano del passato, tornato a vivere in tutte le sue forme grazie ai restauri, alla rete, alle piattaforme digitali. La nuova parte di “Cinema italiano” copre i due primi decenni del nuovo millennio, un sesto della storia complessiva. È un periodo che conosce un cambiamento profondo di tutti i paesaggi produttivi, autoriali, tecnologici e di consumo. Grazie all’avvento del digitale e alla scomparsa di pellicola, cineprese e moviole, si è affermato in questi anni un nuovo modo di raccontare dai confini sempre più vasti e in continua espansione. In questo contesto il cinema italiano continua a dare prova di grande vitalità, reinterpretando i generi principali della sua tradizione, dal film di impegno civile o di rivisitazione della storia recente, dal film drammatico al crime, a quelli di scavo psicologico alla commedia e al comico. Così, accanto ai grandi nomi dei classici, il lettore incontrerà, in una prospettiva sempre attenta a raccontare la storia del cinema italiano nella più ampia storia sociale dell’Italia, la produzione più recente dei registi dalla fama ormai consolidata (da Avati a Bellocchio, da Olmi a Moretti, da Verdone a Mazzacurati, da Giordana a Tornatore), ma anche le voci più nuove e in molti casi prestigiose: Sorrentino, Garrone, Martone, Virzí, Archibugi, Comencini, Rubini, Soldini, Özpetek, Andò…

La città autistica
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Materiale linguistico moderno

Vanolo, Alberto

La città autistica / Alberto Vanolo

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: Che cos'è una città «autistica»? È uno spazio per immaginare e sperimentare modi diversi di intendere le diversità, incluse quelle neurologiche, anche al di là del linguaggio delle categorie, delle diagnosi e delle disabilità. Il mondo ha bisogno di città del genere: «autistico» non va inteso in senso peggiorativo e la condizione di neurodiversità può offrire molto per progettare città più vivibili e aperte. Costruire realtà urbane migliori significa anche sovvertire le categorie morali e i linguaggi comunemente associati all'autismo. Alberto Vanolo offre una serie di proposte provocatorie per la città autistica, una sorta di manifesto con principî generali per immaginare realtà urbane più semplici e sostenibili, non solo per chi vive una condizione di neurodivergenza.

Il verbo di fronte
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Materiale linguistico moderno

Dapunt, Roberta

Il verbo di fronte / Roberta Dapunt

Torino : Einaudi, 2024

Abstract: La nuova raccolta di Roberta Dapunt si snoda intorno a una serie di nuclei: il dolore come esperienza personale, come natura umana, come indignazione per le vicende collettive, siano le guerre, i migranti, il virus o la violenza sulle donne; e il silenzio, anzi, i silenzi, che non devono nascere da costrizione ma dallo stupore, dal pianto, dalla contemplazione; le sensazioni del sacro, visioni, odori, suoni; e la scrittura con la sua potenza e la sua impotenza, con i suoi tempi verbali nei quali è difficile immedesimarsi, così come è difficile riuscire a identificare se stessi nel fluire del tempo non verbale. L'intersecarsi di questi temi forma un percorso, una storia personale e collettiva raccontata con una forte tensione che non viene mai meno. E con una voce sempre alta, ma che non si fa mai enfatica grazie alla profonda perplessità che la anima da dentro.