Trovati 399 documenti.
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Poco o niente : eravamo poveri, torneremo poveri / Giampaolo Pansa
[Milano] : Rizzoli, 2011
Abstract: C'è una paura nuova che leggo negli occhi di molte persone. È il timore di ritornare poveri, di andare incontro a un futuro difficile, di non sapere quale sarà il destino dei figli. Qualche anno fa, non era così. Ma in questo 2011 tutto è cambiato in peggio. La grande crisi economica e finanziaria ci ha messi di fronte a una realtà che nessuno immaginava: la nostra società è fragile e il benessere che abbiamo conquistato potrebbe svanire. Torneremo poveri come erano i nostri genitori e i nonni? Questa incognita mi ha spinto a ricordare l'epoca che ha visto nascere e crescere fra mille stenti mia nonna Caterina Zaffiro e mio padre Ernesto, uno dei suoi figli. Lei era nata nel 1869 nella Bassa vercellese, in una famiglia di contadini strapelati. Andata in sposa a un bracciante altrettanto misero, Giovanni Pansa, rimase vedova a 33 anni, con sei bambini da sfamare. È la sua vita tribolata a farmi da guida nel racconto dell'Italia fra l'Ottocento e il Novecento, quello che il lettore troverà in Poco o niente. Era un mondo feroce, dove pochi ricchi comandavano, decidevano tutto e si godevano le figlie dei miserabili. I poveri erano tantissimi, venivano messi al lavoro da piccoli, poi l'ignoranza li spingeva a comportarsi da violenti.
Milano : Chiarelettere, 2011
Abstract: La bomba previdenziale coinvolge lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani e commercianti. I giovani (per esempio chi è nato nel 1980) naturalmente sono i più penalizzati, andranno infatti in pensione con il 50 per cento del loro ultimo salario. Una generazione di esclusi e sprecati che si vede offrire solo lavori temporanei e sottopagati con la prospettiva certa di una pensione minima. Il paradosso è enorme: sono loro, i 4 milioni di atipici e gli immigrati (insieme versano allo Stato italiano quasi 10 miliardi all'anno), cioè i più deboli, a sostenere le casse previdenziali (1,4 miliardi di attivo) e a pagare le pensioni di chi ha avuto un impiego sicuro e ben pagato. Tutto da rifare: prima che scoppi uno scontro generazionale e sociale, bisogna investire sui giovani facendoli entrare molto prima nel mercato del lavoro, ed eliminare le iniquità tra lavoratori dipendenti e le molte categorie di lavoratori autonomi che questo libro denuncia. In appendice i calcoli sulle pensioni future categoria per categoria, a cura di Daniele Cirioli.
Vieni via con me / Roberto Saviano
Milano : Feltrinelli, 2011
Abstract: Il mancato riconoscimento del valore dell'Unità nazionale, il subdolo meccanismo della macchina del fango, l'espansione della criminalità organizzata al Nord, l'infinita emergenza rifiuti a Napoli, le troppe tragedie annunciate. Accanto alla denuncia c'è anche il racconto - commosso e ammirato - di vite vissute con onestà e coraggio: la sfida senz'armi di don Giacomo Panizza alla 'ndrangheta calabrese, la lotta di Piergiorgio Welby in nome della vita e del diritto, la difesa della Costituzione di Piero Calamandrei. Otto capitoli, otto storie, un ritratto dell'Italia di oggi che scava dentro alcune delle ferite vecchie e nuove che affliggono il nostro Paese. Esempi su cui possiamo ancora contare per risollevarci e costruire un'Italia diversa. Ideato e condotto da Roberto Saviano e Fabio Fazio, Vieni via con me è stato l'evento televisivo del 2010, più seguito delle partite di Champions League e dei reality show. Ora è un libro che rende di nuovo accessibili al pubblico queste storie in una forma ampiamente rivista e arricchita. Facendole diventare, ancora una volta, storie di tutti.
Verso l'Unità d'Italia 1849-1859 : il decennio di preparazione / a cura di Cristina Vernizzi
Torino : Alcunieditori, 2011
Torino : AlcuniEditori, 2011
Making the Italians: 150 years of Italian history / edited by Walter Barberis, Giovanni De Luna
Torino [etc.] : U. Allemandi, 2011
Roma : ANIA, c2011
Salesiani di don Bosco in Italia : 150 anni di educazione / a cura di Francesco Motto
Roma : LAS, 2011
Pedalare! : la grande avventura del ciclismo italiano / John Foot ; traduzione di Natalia Stabilini
Milano : Rizzoli, 2011
Abstract: Nel 1909 sulla scia del successo del Tour de France, si corre il primo Giro d'Italia organizzato dalla Gazzetta dello Sport. Da allora l'Italia dei dialetti si avvia a parlare un'unica lingua e conosce uomini come Ottavio Bottecchia, il primo italiano a conquistare il Tour, che pedala per gli schei; il campionissimo Costante Girardengo che dà vita alla leggenda di Novi Ligure; Fiorenzo Magni, vissuto all'ombra di due antagonisti troppo grandi; Coppi e Bartali divisi dalla rivalità e uniti da una borraccia; poi Felice Gimondi, il cannibale Eddy Merckx, Francesco Moser, fino all'ultimo tragico eroe Marco Pantani. Una cosa tutti questi campioni hanno in comune: spesso provenienti da condizioni sociali svantaggiate - umili contadini, operai o muratori giunti al professionismo soffrendo e sudando - hanno saputo farsi interpreti della voglia di riscatto di un Paese e ricucire gli strappi delle sue molte crisi. E hanno suscitato un giornalismo poetico e appassionato, anche se alcuni hanno finito con lo stravolgere negli scandali del doping i loro stessi miti fatti di sacrificio, imprese e primati. In una parabola che va dall'età aurea del ciclismo ai giorni nostri, lo storico inglese John Foot ci racconta questi campioni, e attraverso le loro avventure ripercorre la storia di uno sport e, in filigrana, dell'Italia.
Milano : Mondadori, 2011
Abstract: Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l'esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro. Ed ecco un viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi - scienziati, artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni - è stato capace di inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi. C'è chi è riuscito a offrire una speranza per i malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo e spera ancora di vedere l'uomo su Marte, chi ha trasformato la sua tesi di laurea in un'azienda californiana di successo, e chi ha deciso di cambiare il proprio destino giocando l'unica carta a sua disposizione, lo studio. Per intuire che in mezzo allo sconforto diffuso la strada esiste, perché coltivando le proprie passioni non si rimane delusi e perché la libertà si conquista, anche, con la volontà. Per scoprire un giacimento di vita, energia e coraggio, un luogo in cui le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio.
26: Scienze e cultura dell'Italia unita / a cura di Francesco Cassata e Claudio Pogliano
Torino : Einaudi, 2011
Fa parte di: Storia d'Italia. Annali
Abstract: Questo Annale intende legare il più possibile l'impresa scientifica alla cultura, alla società e alla politica dell'Italia unita, scegliendo tre differenti postazioni osservative. La prima periodizza i centocinquant'anni suddividendoli in tre fasi distinte e affrontando per ciascuna alcuni argomenti significativi: l'età liberale (il rapporto tra scienza, politica e potere; la costruzione del sistema scolastico e universitario; la pubblicazione di opere divulgative; la fondazione della Società italiana per il progresso delle scienze, i mutamenti dovuta alla Grande guerra); il ventennio fascista (il mito e il culto della scienza italiana; l'istituzione del CNR; le scienze tra eugenetica e razzismo); l'età repubblicana (dalla ricostruzione alla crisi degli ani Settanta; divulgazione e nuovi mezzi di comunicazione; l'avvento delle nuove macchine, inizialmente soltanto calcolatrici, ma ben presto capaci di farsi artefici di una rivoluzione permanente che a modo suo anche l'Italia si dispose a vivere). La seconda parte del volume indaga i caratteri e gli sviluppi che le principali discipline scientifiche hanno avuto sul lungo periodo: dalle scienze matematiche e fisiche si passa alla chimica, geologia e geografia, e alle ingegnerie; dalle scienze della vita a quelle dell'uomo e della psiche, fino all'economia e alle scienze sociali. L'ultima parte attraversa il tempo ormai lungo della nuova Italia per rivelarne i tratti specifici...
Vacanze di guerra : l'odissea dei bambini italiani di Libia / [un film! di Alessandro Rossetto
[Roma! : Cinecittà Luce, [2011?!
Abstract: 1 giugno 1940. Mentre le truppe hitleriane stanno travolgendo Parigi, sei grandi navi della Marina Militare Italiana lasciano la Libia, dirette ad un porto dell'Adriatico settentrionale. A bordo non ci sono soldati, ma bambini, dodici o tredicimila bambini, tutti i figli tra i quattro e i dodici anni di quei contadini che il regime ha convinto pochi mesi prima a mettere radici sulla quarta sponda d'Italia. I genitori li salutano dalla banchina del porto. I bambini sono invitati a passare un mese di vacanza di sole e mare nelle colonie estive dell'Adriatico: Cattolica, Igea Marina, Cesenatico. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, l'Italia entra in guerra a fianco della Germania hitleriana. Le navi servono alla guerra, e il Mediterraneo è sotto il controllo dalla Marina inglese. Il ritorno è rimandato di mese in mese. Per i piccoli coloni comincia una sorta di sequestro organizzato che li strapperà alle loro famiglie per più di sette anni.
Torino : Archivio di stato della città di Torino, 2011
Da Torino a Roma : ventitré anni di viaggio : alfabeto di Pasquino / compilato da Teja
Ristampa anastatica
Torino : Centro Studi Piemontesi, 2011
Abstract: Straordinario documento del Risorgimento disegnato da Casimiro Teja, il più graffiante e arguto caricaturista dell'Ottocento piemontese, il raro esemplare di proprietà dell'Istituto per i beni marionettistici e il Teatro Popolare fu esposto nelle mostre promosse dal Consiglio regionale del Piemonte Gianduia, da burattino a simbolo del Piemonte, presso la Biblioteca del Consiglio regionale, e Dalla Storia alla Satira, presso l'Archivio di Stato di Torino. È riproposto a cura dall'Istituto stesso, del Centro studi piemontesi e del Consiglio regionale del Piemonte in edizione anastatica, con note storico-biografiche introduttive.
Scarmagno : Priuli & Verlucca, 2011
Milano : Il saggiatore, 2011
Abstract: Colossi finanziari si frantumano, imperi si sgretolano, le borse calano a picco. Imprenditori e dirigenti impongono nuove rigidissime regole; non più di dieci minuti per la mensa, straordinari di sabato non pagati. Operai salgono su una gru su un tetto, quaranta metri nel cielo, per protestare. E vengono licenziati. Finti esperti e cinici tagliatori di teste licenziano e licenziano, convinti così di uscire dalla crisi. Stabilimenti Fiat chiudono o vengono ridimensionati. La vita è sempre più un inferno. Alla luce anche delle ultime politiche di Sergio Marchionne, Furio Colombo compie un'impietosa analisi della situazione attuale del lavoro e ne descrive la condizione futura: il lavoro italiano sarà sempre più precario e svalutato. Ma che cosa accadrà quando i diritti dei lavoratori saranno del tutto cancellati? Senza il lavoro quale sarà il destino della democrazia?
Tre pezzi facili sull'Italia : democrazia, crisi economica, Berlusconi / Michele Salvati
Bologna : Il mulino, 2011
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2011
Abstract: Non ci sono più le famiglie di una volta. Ormai a letto ognuno fa quello che vuole. Stiamo diventando sempre più vecchi: ci aspetta un futuro di povertà. Ci vogliono far lavorare fino a cent'anni. L'unico investimento sicuro è il mattone. Nel nostro paese ci sono troppi immigrati. Sono alcune delle frasi fatte che si sentono ripetere al bar, in autobus, per strada, fra amici. Dietro i luoghi comuni c'è però un dato importante: in appena 30 anni, fra il 1980 e il 2010, l'Italia è entrata in una vera e propria nuova rivoluzione demografica, che tocca tutti i momenti cardine della vita: relazioni di coppia, sessualità, natalità, invecchiamento, migrazioni. Cambiamenti che mettono a dura prova non solo le organizzazioni sociali (scuola, sanità, sistema pensionistico), ma soprattutto le mentalità individuali. Molte persone alimentano paure e insicurezze sul sentito dire, senza avere reale percezione del mondo circostante. Il volume intende dimostrare con i fatti, e i numeri, quello che realmente sta accadendo in Italia, e nel corso delle pagine vengono smontati diversi miti. I primi tre capitoli trattano dei grandi cambiamenti familiari e della vita intima. È vero che la famiglia è ormai sul viale del tramonto? Esiste veramente la rivoluzione sessuale? E perché gli italiani hanno pochi bambini? Seguono altri tre capitoli che trattano di aspetti connessi all'invecchiamento: è vero che una nazione più vecchia è anche più povera?
Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2011
Abstract: È possibile parlare di berlusconismo come di un oggetto di riflessione scientifica e, insieme, politica? E, se sì, che cosa lo contraddistingue, quali sono le sue radici storiche e le sue conseguenze nella società italiana contemporanea? E, infine: è possibile pensare un'alternativa? Rispondono a queste domande Paul Ginsborg, Marco Revelli, Marco Travaglio, Antonio Gibelli, Francesco Garibaldo e altri studiosi di storia, antropologia, diritto, scienza politica, firme importanti del giornalismo italiano e figure della società civile. Tutti, seppur da visuali diverse, sottolineano i nessi profondi del berlusconismo con le dinamiche proprie del neoliberismo e dell'evoluzione delle classi sociali, in particolare l'odierna crisi dei ceti medi, del lavoro operaio e gli inediti, inquietanti contorni assunti dalla povertà. Ma anche le radicali trasformazioni culturali connesse con il fenomeno della televisione commerciale, lo stato di soggezione della stampa e dell'informazione, la pesante eredità di una mancata riforma dell'amministrazione pubblica e quella di una longeva gestione corrotta del denaro pubblico e delle imprese private, i nodi irrisolti della parità di genere e dell'equità sociale sono alla base di questo fenomeno politico, culturale e sociale.
Il crocifisso di Stato / Sergio Luzzatto
Torino : Einaudi, 2011
Abstract: Molti pensano che se il crocifisso non avesse più il diritto (o l'obbligo) di stare appeso alle pareti dei nostri edifici pubblici, tutti gli italiani verrebbero privati di qualcosa di particolarmente prezioso, perderebbero un ingrediente costitutivo della loro identità. Non lo dicono solo tanti cattolici, ma anche tanti laici; perché il crocifisso significa qualcosa anche per loro, o comunque sta bene là dov'è. E poi, quel pezzo di legno e d'avorio non ha mai fatto male a nessuno. Gli uni e gli altri hanno ragione a dire che senza il crocifisso laico l'Italia non sarebbe più la stessa. Ma proprio per questo dovrebbe essere tolto dal muro: perché l'Italia del futuro non somigliasse all'Italia del presente. Perché gli italiani maturassero idee nuove su che cosa significano i simboli, soprattutto i simboli che pretendono di essere universali. E perché raggiungessero una visione meno zuccherosa e più razionale, meno retorica e più critica, insomma una visione più seria, dei modi in cui la presenza (e l'invadenza) della Chiesa nella vita del laicato ha condizionato e condiziona la nostra identità. Il crocifisso sul muro non è soltanto un problema di diritto, una questione di codici o di codicilli. Il crocifisso sul muro è soprattutto un problema di storia. Una storia lontana o anche lontanissima, risalente fino al Medioevo, e una storia vicina o anche vicinissima, dal primo Novecento a oggi. Così, per Sergio Luzzatto ragionare del crocifisso laico equivale a ragionare di storia...