Trovati 206 documenti.
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Torino : Einaudi, 2021
Milano : Blackie Edizioni, 2020
Abstract: Molti sono stati candidi senza saperlo. E molti continuano a credere di vivere nel migliore dei mondi possibili. Anche se le ragioni per pensarlo sembrano sempre meno. Con questo racconto morale Voltaire ha sparato a zero contro l'ordine costituito, il fanatismo religioso, l'intolleranza e l'avidità umana, perché nel 1759 il mondo era un luogo «davvero pazzo e abominevole». Sotto molti aspetti, lo è ancora. E sotto altri, lo è ancora di più. Candido è un classico da leggere e da riscoprire. Più moderno e sovversivo che mai, necessario come sempre. Introduzione di Italo Calvino. Postfazione di Julian Barnes.
Milano : Oscar Mondadori, 2020
Abstract: «Un ragazzo del carrugio, sboccato e innocente, cencioso e maligno, fratello di una prostituta e ruffianello di tutti i volenterosi di passaggio, vien messo su contro i tedeschi e ruba a un marinaio, ch'è in camera con la sorella, la pistola. Tutto nasce di qua. Pin, che dei grandi si fa beffe, vuole tenersi la pistola e la nasconde tra "i nidi di ragno", un posto che sa lui.» Così Cesare Pavese, nel 1947, presenta "Il sentiero dei nidi di ragno", che di Calvino è il romanzo d'esordio e il primo capolavoro. A farlo "diventare Calvino" è stata l'esperienza della guerra: «La partecipazione alla Resistenza» scrive Mario Barenghi «segna per lui una decisiva maturazione sul piano umano, prima ancora che intellettuale. Ora sa di avere da raccontare cose importanti; il problema è trovare la chiave giusta, la giusta angolazione». Una tappa di questa ricerca - ripercorsa dallo stesso Calvino in quella vera e propria bussola per il lettore e lo studioso che è la Prefazione 1964 al "Sentiero dei nidi di ragno" - è il racconto del 1946 Flirt prima di battersi. Rimasto finora inedito, ma presente in diversi progetti narrativi di Calvino, è la storia di un amore acerbo e controverso, troncato dalla scelta del protagonista di unirsi alla lotta partigiana. Un protagonista nel quale non è difficile riconoscere tratti dell'autore stesso: «Ero stato, prima d'andare coi partigiani, un giovane borghese sempre vissuto in famiglia; il mio tranquillo antifascismo era prima di tutto opposizione al culto della forza guerresca, una questione di stile, di sense of humour, e tutt'a un tratto la coerenza con le mie opinioni mi portava in mezzo alla violenza partigiana, a misurarmi su quel metro. Fu un trauma, il primo...».
Torino : Einaudi, 2020
Abstract: Torna, restaurata filologicamente, l'opera più strana, ma forse per questo tanto affascinante, di Carlo Levi: diario ospedaliero, autobiografia, libro di sogni e riflessioni a 360 gradi. Levi la scrisse nel 1973 in condizione di cecità, quando era in clinica per un doppio intervento alla retina. Per questo si fece fare un quaderno con una griglia metallica che lo aiutava a tenere allineata la scrittura (da cui il titolo). La malattia e la percezione di una fine non lontana lo portavano a ripercorrere ricordi di infanzia che si intrecciano però con i sogni, in una situazione in cui notte e giorno, sonno e veglia, non avevano molte distinzioni. Il libro uscì postumo nel 1979. Ora viene riproposto recuperando alcune parti perdute e l'ordinamento originario d'autore. "Il Quaderno non è un'opera progettata a tavolino, nasce piuttosto da una prassi quotidiana volta a esorcizzare con la luce della scrittura il buio della malattia. Le stesse condizioni materiali in cui versa l'autore orientano più che mai l'opera, a tal punto che in alcuni passaggi le carte manoscritte attestano come egli si sia addormentato scrivendo, così come al contrario altre volte si sia risvegliato e abbia prontamente appuntato un sogno. Il carattere diaristico e quotidiano dell'opera si mescola allo sguardo onirico e interiore a cui lo costringe la cecità. In molti suoi romanzi, Levi intreccia una componente finzionale a eventi della propria biografia, e il risultato di questo impasto ha talvolta ingenerato equivoci circa lo statuto delle sue opere. Anche il Quaderno non si sottrae a tale caratteristica, qui tuttavia i dati concreti sono davvero esigui: l'operazione, il ritorno a casa, una seconda operazione in aprile e il successivo periodo di convalescenza sono parti della cornice entro cui sprofonda l'abnormità del mondo onirico, vero tratto distintivo di questo diario che non deve essere necessariamente letto pagina per pagina, ma che può anche essere attraversato con incursioni trasversali". (dalla prefazione di Riccardo Gasperina Geroni)
Torino : Einaudi, 2018
Il visconte dimezzato / Italo Calvino ; illustrazioni di Emanuele Luzzati
Nuova ed
Milano : Mondadori, 2018
Marcovaldo, ovvero le stagioni in città / Italo Calvino ; illustrato da Sto
Milano : Mondadori, 2018
Milano : Mondadori, 2017
Milano : Oscar Mondadori, 2016
Torino : Einaudi, 2016
Fiabe per le bambine / Italo Calvino ; illustrato da Giulia Tomai
Milano : Mondadori, 2015
Torino : Einaudi, 2015
Ti con zero / Italo Calvino ; presentazione dell'autore ; con uno scritto di Giuliano Gramigna
Milano : Oscar Mondadori, stampa 2015
Tutte le cosmicomiche / Italo Calvino ; a cura di Claudio Milanini
Milano : Oscar Mondadori, 2015
Milano : Oscar Mondadori, 2015
Un ottimista in America : 1959-1960 / Italo Calvino
Milano : Oscar Mondadori, 2015
Milano : Oscar Mondadori, stampa 2015
Fiabe di oggetti magici / Italo Calvino ; illustrato da Irene Rinaldi
Milano : Mondadori, 2015
Milano : A. Mondadori, 2015
Torino : Einaudi, 2015
Abstract: «Non mi sarei mai aspettato di diventare regista - esclama Fellini, in una pausa del racconto - ma poi dal primo giorno, dalla prima volta che gridai: Motore! Azione! Stop! mi è sembrato di farlo da sempre, non avrei potuto fare altro, e quello ero io e quella era la mia vita».ll regista americano Joseph Losey scrive a Fellini: «Caro Federico, solo per dirti che la settimana scorsa ho rivisto alla televisione francese La dolce vita. Che film stupendo! Coraggio!» E Fellini risponde: «Caro Joseph, io non rivedo mai tutti i miei film e quando un amico me ne parla perché ne ha visto uno di recente, ho sempre un soprassalto, come se avessero scoperto all'improvviso che non ho pagato le tasse, o come se venissi a sapere che il marito di una bella signora ha scoperto tutto e mi cerca...»In questo libro, Federico Fellini ha svelato per la prima volta i legami misteriosi, talvolta inquietanti, che lo avvincono al suo lavoro. Fra divagazioni estrose e vagabondaggi della memoria, egli racconta l'atmosfera in cui ha realizzato i suoi film, gli episodi bizzarri o drammatici, gli incontri che sembravano insignificanti e furono memorabili. Ma soprattutto Fellini racconta come si offre alla sua immaginazione l'idea di un film, a cui è solito accostarsi buttando giú piccoli disegni.