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Lo Stato spiegato alle bambine e ai bambini
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Parmigiani, Francesca <avvocata>

Lo Stato spiegato alle bambine e ai bambini : un viaggio alla scoperta delle istituzioni italiane / testo Francesca Parmigiani ; illustrazioni Shu Garbuglia

[Padova] : BeccoGiallo, 2023

Abstract: A cosa serve il Parlamento? Di cosa si occupa il Governo? Chi fa rispettare le leggi? Che ruolo ha il Presidente della Repubblica? Una gita a Roma, tra palazzi e monumenti, farà scoprire a Piero, a Nilde e ai loro compagni di classe che lo Stato è come un’orchestra: perché vi sia armonia serve il contributo di tutti. Per imparare che democrazia fa rima con partecipazione. Età di lettura: da 6 anni.

Testimoni di coraggio
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Valente, Daniela

Testimoni di coraggio / Daniela Valente ; illustrazioni di Marco Paci

[Belvedere Marittimo] : Coccole books, 2023

Abstract: Una raccolta di brevi biografie perché anche i più giovani conservino memoria di alcuni fra i tanti uccisi dalla mafia.

Espulso per tradimento
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Agosti, Aldo - Cassi, Marina

Espulso per tradimento : storia di un detenuto comunista che chiese la grazia al duce / Aldo Agosti, Marina Cassi

Roma : Donzelli, 2023

Abstract: Cesare Cassi, un giovane comunista torinese, dirigente del partito clandestino, viene arrestato dalla polizia per attività sovversive. L’anno dopo, il Tribunale speciale fascista lo condannerà a quindici anni di reclusione, con l’accusa pesantissima di aver contribuito alla riorganizzazione del Partito comunista. Entrato in carcere, prima a Milano, poi a Volterra e infine a Spoleto, sconterà sette anni di prigione, esattamente nello stesso periodo di Antonio Gramsci, e come lui vivrà una dolorosa «trasformazione molecolare» che, nel suo caso, lo porterà alla sofferta decisione di chiedere la grazia. Una scelta di questo tipo, per il Partito comunista allora clandestino, equivaleva a un tradimento: chi faceva domanda di grazia era considerato alla stregua di una spia o un provocatore, indipendentemente dal grado di coinvolgimento prima avuto nella causa, e veniva espulso dal partito. Chiedere clemenza al regime voleva dire fare tabula rasa del passato e al tempo stesso varcare una barriera verso un futuro di solitudine politica irreversibile. E così sarà: il comunista duro e puro considerato dai suoi giudici «fanatico e pervaso dalle più accese teorie sovversive» non tornerà mai più alla vita politica. Una coltre d’oblio si stenderà sulla sua storia di militante fino a farla scomparire. La vicenda di Cassi, raccontata attraverso le 278 lettere che scrisse alla famiglia negli anni del carcere, consente di affrontare l’inedito nodo dei detenuti politici che sotto il fascismo decisero di chiedere la grazia (e spesso la ottennero), un fenomeno non insignificante a livello quantitativo, ma quasi ignorato dalla storiografia. Nel racconto di Cesare, il carcere fascista appare drammaticamente non solo come la palestra di formazione di quadri del Pci in cui lo hanno monumentalizzato la memorialistica anti fascista e la stessa storiografia, ma un luogo di oppressione e di umiliante svilimento dell’individuo. La storia della vita spezzata in due di Cesare Cassi mette a nudo in maniera esemplare le problematiche esistenziali del rapporto tra pubblico e privato, tra sentimenti e bisogni, tra ideologia e vita. E per questo merita di essere conosciuta.

La bella confusione
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Piccolo, Francesco <1964- >

La bella confusione : l'anno di Fellini e Visconti / Francesco Piccolo

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Otto e mezzo e Il Gattopardo sono due film epocali, girati contemporaneamente, e che tutti crediamo di conoscere benissimo. Ma se torniamo a quel mitico 1963, con Claudia Cardinale che corre da un set all'altro, Burt Lancaster che deve dimostrare di non essere un cowboy, Sandra Milo che ama l'amore più del cinema, Marcello Mastroianni troppo felice per interpretare il suo personaggio, ecco che si spalanca un mondo intero. Intanto, fuori dal set, si dibatte un Paese in cui la cultura è ancora politica, e l'epopea di un celebre romanzo rifiutato e poi riscoperto s'intreccia alle vicende personali e pubbliche di Federico Fellini e Luchino Visconti, sublimi registi avversari. Guardando dietro le quinte, Francesco Piccolo ci fa rivivere lo spirito irripetibile di un'epoca. Un racconto unico e travolgente sulla forza del genio e su quella del destino. La storia del cinema non è poi così diversa dalla vita: apparentemente lineare, ma costellata di incontri fortuiti, appuntamenti rincorsi o mancati, decisioni prese all'ultimo minuto e imprevedibili coincidenze. Fatalità cruciali che permettono a un'opera di venire alla luce, con le precise caratteristiche che poi tutti ricorderanno. La scelta di un'attrice, la luce sul set, le vicissitudini sentimentali del regista o di un comprimario - così come i tagli nel budget o una scena cambiata all'improvviso - possono scrivere a modo loro una pagina del genio universale. Il 1963 è stato l'anno di Fellini e di Visconti. Un anno decisivo per il cinema italiano, che ha visto la nascita di Otto e mezzo e Il Gattopardo. Ma prima di diventare i capolavori che ben sappiamo erano due incredibili scommesse, nonché il campo di battaglia tra due artisti rivali e profondamente diversi: mentre Claudia Cardinale cambiava il colore dei capelli secondo il capriccio di chi la dirigeva, l'intero contesto culturale italiano si stava preparando a sposare l'una o l'altra visione del cinema e del mondo. Ecco cos'è La bella confusione: inseguendo come un detective le figure e gli episodi che hanno fatto la Storia, Francesco Piccolo ha setacciato lettere, filmati, appunti e diari, interviste, pettegolezzi, testimonianze. Perché in questo romanzo diverso da qualsiasi altro romanzo i personaggi si chiamano Marcello Mastroianni, Ennio Flaiano, Sandra Milo, Tomasi di Lampedusa, Camilla Cederna, Suso Cecchi d'Amico, Burt Lancaster e Pier Paolo Pasolini. Muovendosi tra il mito e l'aneddoto, la voce inconfondibile dell'autore di Il desiderio di essere come tutti risveglia milioni di ricordi e ci regala la luce perduta di un'epoca. Un documentario fatto di parole: la potenza dell'arte, i segreti del cinema, i duelli di un'Italia che non sapremmo più immaginare.

Immemòriam
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Depentor, Giulia

Immemòriam : i cimiteri e le storie che li abitano / Giulia Depentor

Milano : Feltrinelli, 2023

Abstract: Visitare i campisanti, leggere le lapidi, osservare le foto dei defunti sono attività piene di sorprese e un modo per conoscere culture e popoli. In questo libro, una sorta di atlante cimiteriale, vi porterò con me in giro per l’Italia a visitare cimiteri e luoghi legati alla morte, e ve ne racconterò storie, misteri, aneddoti e tradizioni. Andremo di fronte alle tombe di personaggi famosi, esploreremo cimiteri abbandonati su cui circolano strane leggende, ripercorreremo eventi della storia italiana, indagheremo su delitti rimasti senza colpevoli e racconteremo vicende quasi dimenticate.” Se è vero, come dice qualcuno, che i cimiteri sono luoghi fatti dai vivi per i vivi e dove i morti in realtà c’entrano poco, è anche vero che tutte le storie, anche quelle apparentemente insignificanti, meritano di essere raccontate. E le storie, nei cimiteri, non finiscono mai.

Dolore e furore
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Luzzatto, Sergio

Dolore e furore : una storia delle Brigate rosse / Sergio Luzzatto

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: La dolorosa storia degli «anni di piombo» attraverso il ritratto di una generazione furente. Per raccontare l’Italia delle Brigate rosse, Sergio Luzzatto ha adottato un fil rouge biografico e, insieme, una prospettiva suggestivamente corale. Il filo rosso viene dalla vita, sanguinosa quanto breve, dell’ex marinaio Riccardo Dura: colui che, sparando al cuore dell’operaio comunista Guido Rossa, cambiò per sempre sia la storia delle Br, sia la storia d’Italia. E che, trucidato dalle forze dell’ordine, suo malgrado appose al terrorismo di sinistra l’ambiguo sigillo del martirio. La prospettiva corale viene dai volti e dalle voci di Genova, la città dove tutto inizia e dove tutto finisce. La storia della lotta armata va compresa guardando, più che al singolo, ai molti. E guardando indietro, all’Italia degli anni Sessanta, altrettanto che all’Italia degli anni Settanta. L’immigrazione, la famiglia, la scuola, la fabbrica, i «movimenti», la piazza, l’università, il carcere: in questo libro, quello dei «compagni che sbagliano» è romanzo di formazione, prima di diventare romanzo criminale. Questa è una storia delle Brigate rosse ricostruita attraverso il prisma della città di Genova. Città-laboratorio di violenza politica, dagli incerti esordi della banda XXII Ottobre al sequestro del giudice Sossi, la prima impresa clamorosa delle Br. Città-palestra di lotta armata, dall’omicidio del giudice Coco e della sua scorta al tentativo dei terroristi di trasformare in rivoluzionari gli operai dell’Italsider, dell’Ansaldo, dell’Italcantieri, in quella che negli anni Settanta era la capitale italiana dello Stato imprenditore. Città-cimitero in una guerra infine quasi privata, le Br del «militarista » Riccardo Dura contro i carabinieri del generale Dalla Chiesa, cui i responsabili politici della Repubblica delegarono il compito di annientare il terrorismo rosso a mano altrettanto armata. Nella prospettiva di Sergio Luzzatto, Genova diventa una chiave per interpretare l’Italia degli «anni di piombo». Lo spazio del racconto si allarga, il contesto locale si intreccia con il contesto nazionale e internazionale: dall’asse Genova-Roma, che sostenne la logistica del sequestro Moro, all’asse Genova-Parigi, che garantì i rapporti esteri dei brigatisti, passando per i traffici d’armi nelle acque del Mediterraneo. E la chiave genovese vale a collocare la posizione storica dei «cattivi maestri». In particolare, attraverso il riconoscimento del ruolo assunto ai vertici delle Br da una strana coppia di intellettuali, due professori universitari imparentati tra loro: il filologo Enrico Fenzi e il sociologo Giovanni Senzani, «cognati rossi».

Le meraviglie dei boschi italiani
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Cerofolini, Alessandro

Le meraviglie dei boschi italiani : guida sentimentale al patrimonio forestale più bello d'Europa / Alessandro Cerofolini ; prefazione di Daniele Zovi

Milano : Altreconomia, 2023

Abstract: L'Italia è un Paese forestale, ma non tutti gli italiani lo sanno. È come se ci fosse una frattura profonda tra l'Italia urbana e quella forestale e montana. Da qui l'idea di questo viaggio sentimentale nel patrimonio forestale più bello e più ricco di biodiversità d'Europa. Tutto ciò che bisogna sapere sulle foreste italiane: dati, informazioni, curiosità, consigli, funzioni, tipi di bosco, tipi di alberi, quelli più suggestivi e quelli da visitare, raccontati in modo chiaro e semplice da un forestale che per professione si occupa di alberi monumentali, boschi vetusti, boschi da seme, boschi urbani e vivai forestali. "Dicono che troverete più nei boschi che nei libri. E che gli alberi vi insegneranno cose che nessun maestro vi dirà. È vero! Ed è proprio questa la meraviglia del bosco". Alessandro Cerofolini "Le meraviglie dei boschi italiani" ci dà la misura di questo enorme patrimonio che, grazie ai ripetuti inventari nazionali, abbiamo capito essere in netto aumento. Ne individua i caratteri, ne calcola le superfici e i metri cubi, ma anche i benefici per l'ambiente e per noi, e chiama per nome i boschi più belli di ogni regione". (dalla prefazione di Daniele Zovi)

Non per me sola
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Palumbo, Valeria

Non per me sola : storia delle Italiane attraverso i romanzi / Valeria Palumbo

Bari ; Roma : Laterza, 2023

Alfabeto manuale
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Olmos, Roger

Alfabeto manuale / illustrato da Roger Olmos ; con la supervisione di Crei

Modena : Logos, ©2023

Abstract: Chi ha detto che la lingua dei segni è solo per i sordi? Questa lingua silenziosa può tornare utile in tante situazioni, per esempio quando volete comunicare urgentemente un segreto a un amico senza farvi capire dalle altre persone nella stanza, o quando il vostro interlocutore è lontano e c’è troppa confusione per farvi sentire. Ma soprattutto, è un modo ideale per abbattere le barriere linguistiche tra sordi e udenti praticando l’inclusione a 360 gradi. Nelle scuole italiane, bambine e bambini sordi sono quasi sempre inseriti in classi udenti, isolati dai compagni che non sanno come comunicare con loro. Per includere bambine e bambini sordi in qualsiasi contesto sociale è sufficiente trovare una lingua comune, e la lingua dei segni (LIS) rappresenta senza dubbio un ponte efficace tra il mondo degli udenti e quello dei sordi. Alfabeto manuale è una guida illustrata pensata per insegnare anche ai più piccoli la lingua dei segni in maniera semplice e divertente, partendo proprio dalle basi, e cioè dall’alfabeto manuale: “l’alfabeto che tutti noi conosciamo, ma segnato”. Siete pronti a lasciare tutti senza parole? Con questo nuovo titolo, SegniAmo Bimbi, in collaborazione con CREI – Professionisti della Lingua dei Segni, si pone un unico obiettivo: imparare dalle differenze per sconfiggere l’emarginazione, promuovendo così l’inclusione tra tutti i bambini. E quale modo migliore per farlo, se non partendo proprio dall’insegnamento di una nuova lingua? Comunicare, infatti, rappresenta il primo passo verso la creazione di un mondo senza barriere e, grazie alle simpatiche e coloratissime illustrazioni di Roger Olmos, unite ai video (a cui accedere tramite codice QR) che le accompagnano, imparare la lingua dei segni sarà un gioco da ragazzi! Età di lettura: da 6 anni.

Andare per fari
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Bergamin, Luca

Andare per fari / Luca Bergamin

Bologna : Il mulino, 2023

Chi ci curerà
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Nucci, Paolo <1960- > - Magnano, Rosanna

Chi ci curerà : appunti sul futuro della sanità pubblica / Paolo Nucci, Rosanna Magnano

Milano : Il sole 24 ore, 2023

Abstract: Solo chi ha vissuto dall’interno l’evoluzione del nostro Servizio sanitario nazionale in buona parte dei suoi quattro decenni può conoscerne i punti deboli e suggerire quali sono le cure giuste per i suoi mali. Medici e infermieri che fuggono verso il privato o all’estero, camici bianchi ormai introvabili negli ospedali e sul territorio, liste d’attesa infinite, inaccettabili disuguaglianze nell’accesso alle cure, poca prevenzione. Che fare? Lo abbiamo chiesto ad alcune eccellenze della clinica per consegnare – a chi decide e a chi interessa – una piccola guida. Come affrontare la sfida di una popolazione che invecchia? Come formare le nuove professioni sanitarie che si affacciano dal futuro (già presente) di una sanità sempre più digitale e tecnologica? Dove trovare le risorse e come usarle? Come evitare che ci sia una sanità d’eccellenza per pochi privilegiati e cure di serie B per tutti gli altri? Dalla risposta a queste domande dipende il futuro del Paese. Dipendono la sua pace sociale e la vitalità della sua economia. Perché solo una popolazione protetta e in buona salute può continuare a cercare la sua felicità.

Storia di una passione politica
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Anselmi, Tina - Vinci, Anna <1949- >

Storia di una passione politica / Tina Anselmi ; con Anna Vinci ; prefazione di Dacia Maraini

Milano : Chiarelettere, 2023

Abstract: “Fu impossibile non schierarsi” racconta Tina Anselmi a proposito della sua scelta nel settembre 1943, quando appena diciassettenne, nella marca trevigiana, aderì alla lotta partigiana. Da allora l'impegno politico non l'ha mai abbandonata. Dalla campagna per il diritto al voto femminile, a quelle sindacali nelle fabbriche, all'instancabile e appassionata militanza che la vedrà battersi per il referendum a favore della Repubblica. Il suo impegno continuò sempre in difesa della democrazia e delle donne. Entrò in Parlamento nel 1968. Nel 1976, prima donna ministro nella storia repubblicana, fu nominata al dicastero del Lavoro, e poi alla Sanità durante i tragici giorni del rapimento Moro. Infine presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2 di Licio Gelli, non si tirò indietro di fronte a interferenze o minacce. Battaglia dopo battaglia, attraverso le sue parole, raccolte in anni di amicizia da Anna Vinci, emerge il ritratto di una donna che ha fronteggiato a schiena dritta l'oppressione, la disuguaglianza, il potere deviato e deviante. Immergersi nel suo racconto significa ripercorrere mezzo secolo di anni bui e luminosi della nostra Repubblica attraverso lo sguardo di un'illustre protagonista. Raccogliere dalla sua testimonianza schietta e coinvolgente l'invito a prenderci la nostra parte di responsabilità. Perché nessuna vittoria è irreversibile. Prefazione di Dacia Maraini.

Maledette iene
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Giordano, Mario <1966- >

Maledette iene : quelli che fanno soldi sulle nostre disgrazie / Mario Giordano

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Quello che state per leggere non è un libro sociologico contro la ricchezza. Anche perché la ricchezza non ha nulla di negativo se è lecita e onesta, meritata e non ostentata. È un’inchiesta che denuncia con nomi e cognomi, fatti e circostanze precise, la ricchezza ingiusta, quella accumulata sulle spalle di chi ha bisogno, sottraendo a chi soffre l’essenziale per vivere. La ricchezza immorale, illecita, illegale, quella che nasce da furto, frode, inganno, in modo spregiudicato e criminale. C’è chi truffa, chi depreda la sanità, chi mette a rischio la vita altrui, chi abbindola i pensionati e chi froda il fisco. Sono le “maledette iene” che svuotano le tasche dei più deboli. Dal mago dei pc di Treviso che è sparito a Dubai con 300 milioni dei risparmiatori all’imprenditore che è diventato ricco avvelenando la Toscana. Dai grandi costruttori che per non spendere 95 centesimi in più fanno bruciare un grattacielo allo chef che aumenta il fatturato della sua coop (+1536%) scegliendo (male) i medici del pronto soccorso. Come sempre, nei periodi di crisi, accade che molti diventano incredibilmente più poveri e pochi diventano incredibilmente più ricchi. Mario Giordano ha cercato le storie di molti profittatori, evasori, faccendieri, maneggioni e trafficanti, in giro per l’Italia, consultando un mare di documenti e atti ufficiali, senza fermarsi davanti a nessuno, per quanto potente o minaccioso. Perché nessuno deve restare impunito.

Sovranità limitata
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Materiale linguistico moderno

Canfora, Luciano

Sovranità limitata / Luciano Canfora

Bari ; Roma : Laterza, 2023

Abstract: La marcia del neofascismo italiano verso l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista spagnolo. Questo confortevole contesto, collaudato da oltre settant’anni, spiega la naturalezza con cui gli eredi del Movimento sociale italiano (MSI), mutate le denominazioni, giunsero tempestivamente a far parte del governo italiano sin dai primi anni Novanta e, nei mesi scorsi, al vertice di esso. Con quanta dedizione ai fondamenti della Repubblica si può arguire dalla definizione datane da Giorgio Almirante nel gennaio 1988: «Repubblica bastarda». Le premesse remote di questo idillio vanno ricercate nel modo in cui, conclusasi la seconda guerra mondiale, prontamente decollò la guerra fredda. La cui conclusione – crollo del mondo ‘socialista’ e trionfo dell’alleanza atlantica – ha determinato un ampio schieramento di poteri e di opinioni pubbliche che riconnette la remota contrapposizione ‘o Roma o Mosca’ agli sviluppi tuttora in atto: all’insegna del «dunque avevamo ragione».

I carnefici del duce
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Gobetti, Eric

I carnefici del duce / Eric Gobetti

Bari ; Roma : Laterza, 2023

Scemi di guerra
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Materiale linguistico moderno

Travaglio, Marco

Scemi di guerra : la tragedia dell'Ucraina, la farsa dell'Italia : un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax / Marco Travaglio

Roma : PaperFIRST, 2023

Abstract: Winston Churchill diceva che gli italiani vanno alla guerra come se fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come se fosse la guerra. Infatti, come tutte le tragedie, anche la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, appena varcato il confine italiano s'è trasformata in farsa. E Marco Travaglio la racconta in questo libro, col suo stile fra l'ironico e il sarcastico. È il diario, giorno per giorno, degli eventi drammatici che si consumano nell'Europa dell'Est mentre in casa nostra la politica e il giornalismo danno il peggio di sé. Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di antiputinismo a chi ha sempre condannato Putin. Bellicisti da diporto che fanno il presentat'arm sul sofà e le marcette nel salotto di casa e della tv con l'elmetto sulle ventitré, tifano Terza guerra mondiale (possibilmente atomica) sulla pelle degli altri, si eccitano per le stragi e per la corsa al riarmo, prendono per oro colato e rilanciano le balle più ridicole, compilano liste di proscrizione, tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro. Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace, del dialogo e della Costituzione. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace. Ma gli scemi di guerra non sono solo le nostre Sturmtruppen, che comunque ci guadagnano. Siamo noi, europei e italiani, che paghiamo il conto senza ribellarci.

Memoranda
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Tarpino, Antonella

Memoranda : gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano / Antonella Tarpino

Torino : Einaudi, 2023

Abstract: Il balcone da cui Duccio Galimberti pronunciò il famoso discorso del 26 luglio 1943 a Cuneo; la pietra-poesia di Primo Levi ritrovata sul bordo del divano di Nuto Revelli; la scrivania di Piero Gobetti e le parole vergate a matita da Ada per la sua morte, tra le stanze della loro casa di via Fabro a Torino; i banchi del Liceo D'Azeglio e la «banda» Monti (da Pavese a Mila, da Ginzburg a Bobbio); i vagoni merci per gli ebrei destinati ad Auschwitz alla stazione di Borgo San Dalmazzo; la Resistenza in diretta nei quadri di Adriana Filippi a Boves... Esiste una pietas reciproca e tenace che lega gli umani ai loro manufatti. Architetture, oggetti, scritti spesso sopravvivono per secoli ai loro autori o ai loro proprietari, caricandosi di una memoria emotiva pronta a essere restituita in modo immediato e tangibile a chi ne venga in contatto. Ciò vale anche per tempi relativamente recenti, che si stanno allontanando in modo inesorabile da noi con la fine degli ultimi Testimoni viventi. Sono allora sempre di più le cose, gli oggetti e i luoghi della vita quotidiana a ricucire il filo lesionato della memoria di tanti uomini e donne che si opposero al fascismo e alla dittatura. Quella difficile scelta esistenziale ha lasciato tracce indelebili proprio nei luoghi domestici, custodi di memorie ancora presenti tutto intorno a noi. È un racconto – a tratti sussultorio – di memoria, visioni, tracce quello che si snoda tra le pagine di Memoranda, guidato dalla linea tesa di un pathos che promana quasi inaspettato da quelle schegge del tempo. Cosicché oggetti, edifici, luoghi quotidiani – ma anche le figure virtuali di cose / non cose proprie dei filmati o delle fotografie – entrano nel nostro sguardo divenendo elementi attivi di una narrazione che ci coinvolge in prima persona. Frammenti di un mondo lontano, eppure emotivamente ancora vigile, l'antifascismo e la Resistenza in azione, che ci aiutano a riscoprire quel tempo fattosi pericolosamente remoto (tanto più per le giovani generazioni), e quei valori tuttora fondativi di fronte alle pesanti incognite che gravano sul futuro.

Magistrate finalmente
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Di_Caro, Eliana

Magistrate finalmente : le prime giudici d'Italia / Eliana Di Caro

Bologna : Il mulino, 2023

La stella polare della Costituzione
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Segre, Liliana

La stella polare della Costituzione : il discorso al Senato / Liliana Segre ; a cura di Daniela Padoan ; introduzione di Alessia Rastelli

Torino : Giulio Einaudi editore, 2023

Dove non mi hai portata
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Calandrone, Maria Grazia

Dove non mi hai portata : mia madre, un caso di cronaca / Maria Grazia Calandrone

Torino : Einaudi, 2022

Abstract: 1965. Un uomo e una donna, dopo aver abbandonato nel parco di Villa Borghese la figlia di otto mesi, compiono un gesto estremo. 2021. Quella bambina abbandonata era Maria Grazia Calandrone. Decisa a scoprire la verità, torna nei luoghi in cui sua madre ha vissuto, sofferto, lavorato e amato. E indagando sul passato illumina di una luce nuova la sua vita. Dove non mi hai portata è un libro intimo eppure pubblico, profondamente emozionante e insieme lucidissimo. Attraversando lo specchio del tempo, racconta una scheggia di storia d'Italia e le vite interrotte delle donne. Ma è anche un'indagine sentimentale che non lascia scampo a nessuno, neppure a chi legge. Quando Lucia e Giuseppe arrivano a Roma è l'estate del 1965. Hanno con sé la figlia di otto mesi, sono innamorati, ma non riescono a liberarsi dall'inquietudine che prova chi è braccato. Perché Lucia è fuggita da un marito violento che era stata costretta a sposare e che la umiliava ogni giorno, e ha tentato di costruirsi una nuova vita proprio insieme a Giuseppe. Per la legge dell'epoca, però, la donna si è macchiata di gravi reati: relazione adulterina e abbandono del tetto coniugale. Prima di scivolare nelle acque del Tevere in circostanze misteriose, la coppia lascia la bambina su un prato di Villa Borghese, confidando nel fatto che qualcuno si prenderà cura di lei. Più di cinquant'anni dopo quella bambina, a sua volta diventata madre, si mette in viaggio per ricostruire quello che è davvero successo ai suoi genitori. Come una detective, Maria Grazia Calandrone ricostruisce la sequenza dei movimenti di Lucia e Giuseppe, enumera gli oggetti abbandonati dietro di loro, s'informa sul tempo che impiega un corpo per morire in acqua e sul funzionamento delle poste nel 1965, per capire quando e dove i suoi genitori abbiano spedito la lettera a «l'Unità» in cui spiegavano con poche parole il loro gesto. Dopo Splendi come vita, in cui l'autrice affrontava il difficile rapporto con la madre adottiva, Dove non mi hai portata esplora un nodo se possibile ancora più intimo e complesso. Indagando la storia dei genitori grazie agli articoli di cronaca dell'epoca, Calandrone fa emergere il ritratto di un'Italia stanca di guerra ma non di regole coercitive. Un Paese che ha spinto una donna forte e vitale a sentirsi smarrita e senza vie di fuga. Fino a pagare con la vita la sua scelta d'amore.