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Trovati 67 documenti.

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Poco o niente
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Materiale linguistico moderno

Pansa, Giampaolo

Poco o niente : eravamo poveri, torneremo poveri / Giampaolo Pansa

[Milano] : Rizzoli, 2011

Abstract: C'è una paura nuova che leggo negli occhi di molte persone. È il timore di ritornare poveri, di andare incontro a un futuro difficile, di non sapere quale sarà il destino dei figli. Qualche anno fa, non era così. Ma in questo 2011 tutto è cambiato in peggio. La grande crisi economica e finanziaria ci ha messi di fronte a una realtà che nessuno immaginava: la nostra società è fragile e il benessere che abbiamo conquistato potrebbe svanire. Torneremo poveri come erano i nostri genitori e i nonni? Questa incognita mi ha spinto a ricordare l'epoca che ha visto nascere e crescere fra mille stenti mia nonna Caterina Zaffiro e mio padre Ernesto, uno dei suoi figli. Lei era nata nel 1869 nella Bassa vercellese, in una famiglia di contadini strapelati. Andata in sposa a un bracciante altrettanto misero, Giovanni Pansa, rimase vedova a 33 anni, con sei bambini da sfamare. È la sua vita tribolata a farmi da guida nel racconto dell'Italia fra l'Ottocento e il Novecento, quello che il lettore troverà in Poco o niente. Era un mondo feroce, dove pochi ricchi comandavano, decidevano tutto e si godevano le figlie dei miserabili. I poveri erano tantissimi, venivano messi al lavoro da piccoli, poi l'ignoranza li spingeva a comportarsi da violenti.

Senza pensioni
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Materiale linguistico moderno

Passerini, Walter - Marino, Ignazio <1975->

Senza pensioni : [tutto quello che dovete sapere sul vostro futuro e che nessuno osa raccontarvi] / Walter Passerini, Ignazio Marino ; [introduzione di Tito Boeri]

Milano : Chiarelettere, 2011

Abstract: La bomba previdenziale coinvolge lavoratori pubblici e privati, atipici e precari, liberi professionisti, artigiani e commercianti. I giovani (per esempio chi è nato nel 1980) naturalmente sono i più penalizzati, andranno infatti in pensione con il 50 per cento del loro ultimo salario. Una generazione di esclusi e sprecati che si vede offrire solo lavori temporanei e sottopagati con la prospettiva certa di una pensione minima. Il paradosso è enorme: sono loro, i 4 milioni di atipici e gli immigrati (insieme versano allo Stato italiano quasi 10 miliardi all'anno), cioè i più deboli, a sostenere le casse previdenziali (1,4 miliardi di attivo) e a pagare le pensioni di chi ha avuto un impiego sicuro e ben pagato. Tutto da rifare: prima che scoppi uno scontro generazionale e sociale, bisogna investire sui giovani facendoli entrare molto prima nel mercato del lavoro, ed eliminare le iniquità tra lavoratori dipendenti e le molte categorie di lavoratori autonomi che questo libro denuncia. In appendice i calcoli sulle pensioni future categoria per categoria, a cura di Daniele Cirioli.

Per la nostra e la vostra libertà
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Materiale linguistico moderno

Per la nostra e la vostra libertà : i polacchi nel Risorgimento italiano / a cura di Krystyna Jaworska

Torino : AlcuniEditori, 2011

Assicurare 150 anni di Unità d'Italia
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Materiale linguistico moderno

Assicurare 150 anni di Unità d'Italia : il contributo delle assicurazioni allo sviluppo del Paese / a cura di Paolo Garonna

Roma : ANIA, c2011

Cosa tiene accese le stelle
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Materiale linguistico moderno

Calabresi, Mario

Cosa tiene accese le stelle : storie di Italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro / Mario Calabresi

Milano : Mondadori, 2011

Abstract: Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l'esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro. Ed ecco un viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi - scienziati, artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni - è stato capace di inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi. C'è chi è riuscito a offrire una speranza per i malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo e spera ancora di vedere l'uomo su Marte, chi ha trasformato la sua tesi di laurea in un'azienda californiana di successo, e chi ha deciso di cambiare il proprio destino giocando l'unica carta a sua disposizione, lo studio. Per intuire che in mezzo allo sconforto diffuso la strada esiste, perché coltivando le proprie passioni non si rimane delusi e perché la libertà si conquista, anche, con la volontà. Per scoprire un giacimento di vita, energia e coraggio, un luogo in cui le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio.

I volti della storia
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I volti della storia : dallo Statuto albertino al primo parlamento italiano / a cura di Luciana Manzo e Fulvio Peirone

Torino : Archivio di stato della città di Torino, 2011

A tavola nel risorgimento
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Materiale linguistico moderno

Schena, Elma - Ravera, Adriano

A tavola nel risorgimento : avvenimenti, passioni, aneddoti e ricette che hanno riunito gli italiani e la grande cucina nazionale / Elma Schena, Adriano Ravera

Scarmagno : Priuli & Verlucca, 2011

B&B, locande e molto altro
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B&B, locande e molto altro / a cura di Teresa Cremona

Milano : Touring Editore, 2011

Abstract: Dedicata ai viaggiatori alla ricerca di un'Italia ancora a misura d'uomo, la guida risponde a questa esigenza con una selezione di strutture che danno voce al variegato mondo di questa diversa ricettività. A raccontare l'offerta nazionale sono così strutture alternative all'albergo - B&B, locande, affittacamere, pensioni, rifugi, alberghi diffusi, residenze di campagna, residence, ostelli - curate nei dettagli, dal tono informale e che si segnalano per un'atmosfera familiare e un soggiorno che si distingue per varietà di esperienze e qualità dell'accoglienza.

Il crocifisso di Stato
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Materiale linguistico moderno

Luzzatto, Sergio

Il crocifisso di Stato / Sergio Luzzatto

Torino : Einaudi, 2011

Abstract: Molti pensano che se il crocifisso non avesse più il diritto (o l'obbligo) di stare appeso alle pareti dei nostri edifici pubblici, tutti gli italiani verrebbero privati di qualcosa di particolarmente prezioso, perderebbero un ingrediente costitutivo della loro identità. Non lo dicono solo tanti cattolici, ma anche tanti laici; perché il crocifisso significa qualcosa anche per loro, o comunque sta bene là dov'è. E poi, quel pezzo di legno e d'avorio non ha mai fatto male a nessuno. Gli uni e gli altri hanno ragione a dire che senza il crocifisso laico l'Italia non sarebbe più la stessa. Ma proprio per questo dovrebbe essere tolto dal muro: perché l'Italia del futuro non somigliasse all'Italia del presente. Perché gli italiani maturassero idee nuove su che cosa significano i simboli, soprattutto i simboli che pretendono di essere universali. E perché raggiungessero una visione meno zuccherosa e più razionale, meno retorica e più critica, insomma una visione più seria, dei modi in cui la presenza (e l'invadenza) della Chiesa nella vita del laicato ha condizionato e condiziona la nostra identità. Il crocifisso sul muro non è soltanto un problema di diritto, una questione di codici o di codicilli. Il crocifisso sul muro è soprattutto un problema di storia. Una storia lontana o anche lontanissima, risalente fino al Medioevo, e una storia vicina o anche vicinissima, dal primo Novecento a oggi. Così, per Sergio Luzzatto ragionare del crocifisso laico equivale a ragionare di storia...

Gli archivi della scienza
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Materiale linguistico moderno

Gli archivi della scienza : l'Università di Torino e altri casi italiani / a cura di Silvano Montaldo, Paola Novaria

Milano : Angeli, 2011

Un paese in ginocchio
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Materiale linguistico moderno

Scarlini, Luca

Un paese in ginocchio / Luca Scarlini

Parma : Guanda, 2011

Abstract: Un saggio che racconta la visione cattolica dell'Italia, presente nelle azioni quotidiane, come nei modi di dire, anche di coloro che alla Chiesa si dichiarano sempre e comunque avversi. Il cattolicesimo è infatti il DNA italiano, più di ogni altra cosa, più del bel panorama e della pizza, anche se questo rimane sempre il paese del sole e del mare, votato a una vocazione turistica pervasiva, in cui il Vaticano ha senz'altro un peso rilevante, come attrazione per i devoti o come seducentissimo richiamo folkloristico per i non credenti. La storia d'Italia è legata in modo inestricabile a quella della Chiesa di Roma. No: la storia della Chiesa è a tutti gli effetti la storia d'Italia, visto che in sostanza alla sua ingombrante presenza si deve la peculiarissima, e spesso non felice, situazione nelle vicende e perfino nella geografia del Belpaese. Ciò vale anche nei momenti di perfetto accordo (non moltissimi alla fin fine) con il corpo della nazione, come è sempre stato evidente a tutti i viaggiatori stranieri, perplessi di fronte a una visione delle cose in cui gli uomini con la gonna sono sempre stati - o quasi - il baricentro dell'esistenza. Una realtà evidente nelle moltissime opposizioni su fatti singoli o su una generale visione del mondo, ripercorsa nella vita di tutti i giorni e nelle visioni collettive, secondo dinamiche esplose in tutte le infinite diatribe di guelfi e ghibellini, nel Risorgimento, al tempo dei referendum sul divorzio e aborto negli anni '70 o in altri momenti nevralgici.

Assalto alla giustizia
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Caselli, Gian Carlo

Assalto alla giustizia / Gian Carlo Caselli ; prefazione di Andrea Camilleri ; con la collaborazione di Stefano Caselli

Milano : Melampo, 2011

Abstract: Silvio Berlusconi non è più capo del governo ma le tossine sparse nella società italiana in questi anni resteranno a lungo. Folto è il catalogo degli epiteti scagliati sui magistrati più rigorosi: golpisti, malati di mente, eversivi, cancro da estirpare. Fino ai manifesti elettorali che intimavano fuori le Br dalle procure. Ma più grave è stato l'impegno del parlamento nel difendere interessi particolari attraverso iniziative vestite da riforme epocali della giustizia: il processo prima breve e poi lungo, la prescrizione breve, la separazione delle carriere. Obiettivo: ridurre l'indipendenza della magistratura, consegnare al potere politico il controllo delle indagini. Un sabotaggio istituzionale che Caselli documenta con passione in queste pagine. Avvertendo che il problema della legalità in Italia non è nato con Berlusconi e non si esaurisce con la sua vicenda politica. Lo spiega con la consapevolezza di chi di volta in volta si è sentito accusare di essere il servo sciocco di Dalla Chiesa contro il terrorismo, comunista e toga rossa contro la mafia, o addirittura mafioso contro le bombe carta delle frange estremiste in Val di Susa. Perché in Italia la pretesa di non subire il rigore delle leggi è diffusa e resistente. Eppure, ci ricorda l'autore, la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia. E spetta agli uomini liberi difenderla. Prefazione di Andrea Camilleri.

Signore e signori d'Italia
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Turnaturi, Gabriella

Signore e signori d'Italia : una storia delle buone maniere / Gabriella Turnaturi

Milano : Feltrinelli, 2011

Abstract: L'autrice ripercorre centocinquant'anni di storia della società italiana attraverso i galatei. I trattati di buone maniere sono testi che dettando regole e divieti, svelano le mentalità, gli usi prevalenti e i mutamenti del costume. I galatei raccontano molte storie: quella dell'immagine che una collettività ha o vorrebbe avere di sé; quella dei criteri di normalità, correttezza e signorilità; quella delle elaborazioni dei modelli di comportamento che nascono da processi di contrattazione e di accordo tra i diversi ceti. All'indomani dell'Unità ai manuali di buone maniere fu assegnato il compito di rafforzare l'identità nazionale, sotto il fascismo furono usati per imporre i modelli della nuova donna e del nuovo uomo fascisti, mentre nel secondo dopoguerra e durante il boom si sforzarono di pacificare i conflitti latenti e di arginare il caos di una modernizzazione che sconvolgeva certezze da lungo tempo acquisite. Con il Sessantotto, quando pareva che spontaneità e informalità valessero più delle regole, si ripresentarono le norme di comportamento in veri e propri controgalatei con cui si passa dall'arte di saper vivere ai manuali di sopravvivenza. Dagli anni ottanta fino a oggi, in una cultura di massa sempre più frammentata e narcisistica, i galatei si trasformano in prontuari di rapida consultazione per apprendere velocemente quanto serve per il successo e la carriera. In più di un secolo, la storia dei tentativi di educazione e autoeducazione della borghesia italiana.

Gli archivi storici delle case editrici
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Materiale linguistico moderno

Gli archivi storici delle case editrici / a cura di Dimitri Brunetti

Torino : Centro studi piemontesi, 2011

Abstract: Primo volume della nuova collana editoriale Archivi e Biblioteche in Piemonte, che nasce col proposito di potenziare e diffondere la conoscenza del vasto patrimonio archivistico e librario del nostro territorio e si prefigge l'obiettivo di diventare un luogo di riflessione e di aggiornamento sui temi degli archivi e delle biblioteche, oltre che presentare un quadro unitario sia sul piano regionale, sia su quello nazionale riferito ad uno specifico tema. Il libro propone i testi suddivisi in due parti: una prima riferita agli archivi delle case editrici in Piemonte (Einaudi, UTET, Boringhieri, Viglongo, Centro Studi Piemontesi, SIAE, SEI, Archivio Cesare Pavese e altre 48 case editrici fondate in Piemonte fino al 1970); e una seconda sezione che contiene testimonianze riguardanti i progetti nazionali, le esperienze di altre Regioni (come l'Emilia-Romagna) e istituti, oltre alla descrizione di taluni archivi particolarmente significativi (quali Giunti Editore, Leo S. Olschki e Giuseppe Laterza & Figli all'Archivio di Stato di Bari).

L'Italia dei poveri
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Russo, Giovanni <1925-2017>

L'Italia dei poveri / Giovanni Russo ; prefazione di Giuseppe Lupo

[Matelica] : Hacca, 2011

Ribellarsi è giusto
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Materiale linguistico moderno

Ottolenghi, Massimo

Ribellarsi è giusto : [il monito di un novantacinquenne alle nuove generazioni] / Massimo Ottolenghi

Milano : Chiarelettere, 2011

Abstract: Noi non ce l'abbiamo fatta, abbiamo fallito, ora tocca a voi. Un'ammissione di colpa grave e un appello vigoroso quelli di Massimo Ottolenghi, classe 1915, un simbolo della resistenza civile. Un miracoloso soprassalto, ecco quello che ci vuole per togliere il potere dalle mani dei più anziani e partecipare in prima persona alle scelte del Paese, diminuendo l'influenza dei partiti. Il pericolo di una deriva antidemocratica è evidente. Evitiamo una nuova shoah dei diritti scrive l'autore con riferimento alle vecchie e alle attuali discriminazioni. Cominciano così le dittature: Ottolenghi lo sa sulla sua pelle. Bisogna difendere la scuola pubblica (grande palestra di democrazia), gli investimenti alla cultura e la Costituzione. A tutti i costi. Parola di un novantaduenne con il cuore e la mente rivolti al futuro.

I Bambini di Dio
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Materiale linguistico moderno

Winkler, Amoreena

I Bambini di Dio / Amoreena Winkler ; traduzione di Manuela Maddamma

Roma : Fandango, 2011

Il potere in Italia
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Annunziata, Lucia

Il potere in Italia / Lucia Annunziata ; con un testo di Armando Spataro

Venezia : Marsilio, 2011

Abstract: Lucia Annunziata indaga e ricostruisce ciò che si muove intorno al Berlusconi più recente, imperatore popolare senza eredi ma con una vasta schiera di cortigiani al seguito impegnata in un conflitto opaco. Racconta la politica italiana diretta da circoli di potere economico privi di trasparenza che condannano il paese all'eterno ritorno di scandali e slavine.

Assedio alla toga
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Materiale linguistico moderno

Di_Matteo, Nino <1961- > - Mazzetti, Loris

Assedio alla toga / Nino Di Matteo, Loris Mazzetti

Roma : Aliberti, 2011

Abstract: Ci sono dei momenti in cui non ci si può rassegnare all'andazzo delle cose, alla legge del più forte: bisogna trovare il coraggio di esporsi e denunciare dichiara Nino Di Matteo a Loris Mazzetti, spiegando in questo modo la sua decisione di rompere un silenzio che per tutta la durata della sua carriera di pm antimafia lo ha tenuto lontano dai microfoni e dai riflettori. In un'intervista che si delinea piuttosto come un dialogo, un accorato sforzo di capire come e perché la riforma costituzionale della Giustizia, la legge bavaglio, il processo breve metterebbero a rischio la democrazia. Di Matteo arriva fino al cuore del problema per farci capire come bloccare questa deriva, che sopravvive a qualunque tipo di esecutivo. Con il coraggio che lo ha contraddistinto in questi anni smaschera le false motivazioni, le ipocrisie e le demagogie nascoste dietro la riforma, e ne svela gli inquietanti parallelismi con il Piano di rinascita democratica della P2. Ma non solo: le sue parole ci spiegano a che punto si trovano le indagini sulla trattativa tra Stato e mafia, sulla strage di via D'Amelio, e su personaggi discussi e discutibili che ancora oggi tengono in mano le redini del potere, dopo le rivelazioni del pentito di mafia Gaspare Spatuzza. Il tutto con lo sguardo rivolto al suo grande maestro di lotta antimafia e di coraggio: il giudice Paolo Borsellino.

La finestra del prefetto
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De_Vito, Antonio

La finestra del prefetto : mezzo secolo di storia nel paese delle riforme incompiute / Antonio De Vito ; [introduzione di Diego Novelli]

Torino : Miraggi, 2011

Abstract: 50 anni di storia italiana da un punto di vista inedito: un ex prefetto racconta la sua lunga carriera, tra aneddoti gustosi e riflessione sull'eterna impossibilità di riformare il Paese.