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× Nomi Camilleri, Andrea <1925-2019>

Trovati 99 documenti.

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La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2022

Abstract: Questo volume comprende i racconti inediti La prova e La guerra privata di Samuele, detto Leli. Le altre storie sono state pubblicate in tempi diversi: L'uomo è forte in Articolo 1. Racconti sul lavoro, Sellerio, 2009; I quattro Natali di Tridicino in Storie di Natale, Sellerio, 2016; La tripla vita di Michele Sparacino in allegato al «Corriere della Sera», 2008 e Rizzoli, 2009; La targa in allegato al «Corriere della Sera», 2011 e Rizzoli, 2015. Una rete di storie, ovvero una proliferazione di intrecci sorprendenti, è questo libro di racconti. La consueta concentrazione espressiva, la scrittura scenica di geniale lucidità, e il talento umoristico, consentono a Camilleri di tradurre con spigliatezza il ludico nel satirico, facendo giocare il tragico con il comico: senza però escludere momenti d'incanti emotivi, come nel racconto I quattro Natali di Tridicino. La raccolta si apre con una «commedia» di equivoci e tradimenti, dai guizzi sornionamente maliziosi. Si chiude con un racconto di mare di potente nervatura verghiana, calato in un mondo soffuso di antica e dolorosa saggezza: «La vita è come la risacca: un jorno porta a riva un filo d'alga e il jorno appresso se lo ripiglia. [...] Ora che aviva portato 'sto gran rigalo, cosa si sarebbi ripigliata in cangio l'onda di risacca?». Nella montatura centrale, tra varie coloriture sarcastiche, si ingaglioffa nell'abnorme e nell'irragionevole. Ora è la vita da cane di un poveruomo, che si araldizza nel gesto finale, nella desolazione estrema di una autoironia catartica sorvegliata dalla moglie: «C'è luna piena, fa 'na luci che pare jorno. E allura vidi a sò marito, 'n mezzo allo spiazzo, mittuto a quattro zampi, che abbaia alla luna. Come un cani. Sfogati, marito mè, sfogati pensa. E torna a corcarisi». Ora è la stolidità ilarotragica del fascismo, in due episodi: sull'impostura di un falso eroe patriottico, al quale non si sa come dedicare una targa di pelosa commemorazione; e sulla discriminazione razziale, in un ginnasio, nei confronti di uno studente ebreo che sa però come boicottare e sbeffeggiare, fino alla allegra e fracassosa rivalsa, la persecuzione quotidiana di professori istupiditi dal regime. Si arriva al grottesco di un eccesso di esistenza. All'ignaro Michele Sparacino vengono cucite addosso più vite fasulle. I giornali lo raccontano come «sovversivo», «sobillatore», «agitatore» e infine «disfattista» durante la guerra. È sempre «scangiato per un altro». Ed è ricercato da tutte le autorità. Il vero Michele Sparacino morirà al fronte. Gli verrà dedicata, con tanti onori, una tomba monumentale al milite ignoto. E verrà «scangiato» anche da morto. Un giornalista scriverà infatti: «Avremmo voluto avere oggi davanti a noi i traditori, i vili, i rinnegati, i disertori come Michele Sparacino, per costringerli a inginocchiarsi davanti al sacro sacello...».

La coscienza di Montalbano
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La coscienza di Montalbano : racconti / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2022

Abstract: Sono sei i racconti qui chiamati a raccolta, con un evidente cambio di scala rispetto ai romanzi. Storie riunite per la prima volta in volume, scritte in tempi diversi e non incluse nelle antologie che Camilleri ha pubblicato in vita. Le inquadrature brevi, la rapinosità del ritmo, la giustapposizione scorciata delle trame, la scrittura sghemba e senza incespichi, la cifratura del talento umoristico, sono a tutto vantaggio della resa aguzza dei testi e delle suggestioni che i lettori sono portati a raccogliere. I racconti conciliano un diverso modo di leggere, in una più stretta complicità con le malizie del narratore. Per altra via assicurano lo stesso godimento offerto dalle storie larghe dei romanzi di Montalbano. In un caso la giocosità narrativa di Camilleri, allusivamente codificando in una storia un’altra storia, apre al racconto giallo un più ampio spazio fatto di richiami e dissonanze. Accade nel terzo racconto che, già nel titolo, La finestra sul cortile, riporta al film di Hitchcock; ma per raccontare, in totale autonomia narrativa, tutt’altra vicenda: la storia strana e misteriosa dell’«omo supra al terrazzo... d’infacci», sospettosamente provvisto di corda e binocolo; un caso tutto nuovo, e di imprevedibile soluzione, per il commissario in trasferta a Roma. I casi (anche umani; non solo delittuosi) che Montalbano si trova a dover sbrogliare offrono alle indagini indizi minimi, di problematica decifrazione, che impongono approcci di cautela o sottili giochi di contropiede: sia che si tratti di un corpo di donna barbaramente «macellata»; della scomparsa di un anello prezioso; del ritrovamento di un cadavere «arrotuliato dintra alla coperta», dopo i bagordi di una notte di Ferragosto; delle conseguenze pirotecniche (quasi come in un film americano, con tanto di colonna sonora) del fidanzamento sbagliato tra una studentessa di buona famiglia e un killer di mafia, latitante, sul quale gravava l’accusa di almeno quattro omicidi; del vinattiere diviso tra tasse e pizzo, mentre Montalbano soccorre con soluzioni che lo portano a giostrare (tra autoironici compiacimenti) con qualche «idea alla James Bond». Tutto è affidato all’intelligenza analitica del commissario che, indulgente quando necessita, sa sfogliare i palinsesti delle varie vite con le quali viene in contatto nel disordine quotidiano.

Riccardino
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Riccardino / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2020

Abstract: L'ultima avventura del commissario Montalbano. Anno 2005: Camilleri ha appena pubblicato La luna di carta. Sta lavorando alla successiva avventura della serie, ma in estate consegna a Elvira Sellerio un altro romanzo con protagonista il commissario Montalbano. Si intitola Riccardino. L'accordo è che verrà pubblicato poi, un domani indefinito, si sa solo che sarà l'ultimo romanzo della saga Montalbano. Anno 2016. Sono passati 11 anni durante i quali sono usciti 15 libri di Montalbano. Andrea Camilleri sente l'urgenza di riprendere quel romanzo, che è venuta l'ora di «sistemarlo». Nulla cambia nella trama ma solo nella lingua che nel frattempo si è evoluta. Né muta il titolo che allora considerava provvisorio ma al quale ormai si è affezionato e che nel 2016 decide essere definitivo. Un titolo così diverso da quelli essenziali ed evocativi e pieni di significato ai quali siamo abituati, in cui risuonano echi letterari: La forma dell'acqua, Il giro di boa, Il ladro di merendine, L'altro capo del filo. Ma Riccardino segna quasi una cesura, una fine, ed è giusto marcare la differenza sin dal titolo. Ma come è nata l'idea, e soprattutto perché? Racconta Andrea Camilleri in una vecchia intervista che a un certo punto si era posto il problema della «serialità» dei suoi romanzi, dilemma comune a molti scrittori di noir, che aveva risolto decidendo di fare invecchiare il suo commissario insieme al calendario, con tutti i mutamenti che ciò avrebbe comportato, del personaggio e dei tempi che man mano avrebbe vissuto. Ma poi, aggiunge, «mi sono pure posto un problema scaramantico». I suoi due amici scrittori di gialli, Izzo e Manuel Vázquez Montálban, che volevano liberarsi dei loro personaggi, alla fine erano morti prima di loro. Allora «mi sono fatto venire un'altra idea trovando in un certo senso la soluzione». Ecco: la soluzione la scopriranno i suoi tantissimi affezionati lettori di questo Riccardino che pubblichiamo ricordando Andrea Camilleri con gratitudine grandissima.

Autodifesa di Caino
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Autodifesa di Caino / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2019

Cinquanta in blu
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Materiale linguistico moderno

Cinquanta in blu : storie / Roberto Alajmo ... [et al.] ; con un racconto incompiuto di Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2019

Abstract: Per i cinquant'anni della casa editrice Sellerio, nove tra i nostri autori più noti e consueti hanno scelto un volume tra gli oltre tremila del catalogo: il titolo che più li aveva colpiti. E partendo da questo hanno immaginato una nuova trama per un racconto inedito. Lo scopo della proposta editoriale è di mostrare una continuità, una cifra caratteristica, uno stile originale nel mezzo secolo della nostra esperienza; e, da parte dello scrittore, è quello di cercare di rivivere con il lettore, attraverso l'invenzione di una nuova storia, una significativa esperienza di lettura. Per Antonio Manzini, come nella "Scacchiera davanti allo specchio" di Bontempelli, la realtà diventa quella dello specchio, così uno stesso colpo di teatro magico-realistico è scelto da una compagnia di vecchi attori per dire addio alle scene. Alicia Giménez-Bartlett trova nella vitalità della nostalgia di Penelope Fitzgerald (il romanzo è "La libreria") il modello per la propria protagonista che cerca di ridare anima a un villaggio della «Spagna vuota». Nell'"Affaire Moro", Leonardo Sciascia racconta un aneddoto per capire l'Italia di quegli anni: Giosuè Calaciura lo inscena con un volto un luogo un fatto un motivo. Roberto Alajmo invece scrive un vero racconto su un libro: immagina il prefetto dell'"Ultima provincia" (di Luisa Adorno) che affronta il suo quarto d'ora di comica notorietà tra i colleghi di prefettura. Uwe Timm del "Notturno indiano" (di Antonio Tabucchi) assorbe l'atmosfera, le suggestioni da Pessoa, l'inquietudine della ricerca e la fascinazione di una città. Andrea Molesini fa agire un «poeta dell'omicidio» e quindi dai "Delitti esemplari" (di Max Aub) trae la letterale ispirazione. Un bambino, intelligente, buono, che va ad abitare allo Zen 2 trasferendosi dal vecchio centro di Palermo, ricorda a Davide Camarrone il dissidente Dovlatov che emigra a New York (e che lo racconta con l'umorismo luccicante de "La valigia"). «Sopravvalutare la logica è un brutto vizio» è la lezione del racconto, ironico, sorprendente, triste, di Giorgio Fontana, perché l'"Imperfezione" (il saggio è del filosofo Greimas) apre e chiude le porte del destino. Nel 1837 in Sicilia vi fu una «rivoluzione» che occultava in realtà il fanatismo di una caccia all'untore: Maria Attanasio lo racconta e il ricalco è dalle pagine della "Storia della Colonna Infame" del Manzoni. Aprono la raccolta le poche pagine che Andrea Camilleri fece in tempo a scrivere per questa antologia, ispirandosi all'"Apologo del giudice bandito" di Sergio Atzeni. Pagine che rafforzano in noi il rammarico per la sua scomparsa e la nostalgia per i libri che avrebbe scritto.

Conversazione su tiresia
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Conversazione su Tiresia / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2019

Il cuoco dell'Alcyon
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Il cuoco dell'Alcyon / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2019

Abstract: Tutto è indecidibile, sogno e realtà, vero e falso, maschera e volto, farsa e tragedia, allucinazione e organizzata teatralità di mosse e contromosse beffarde, in questo thriller che impone al lettore, tallonato dal dubbio e portato per mano dentro la luce fosca e i gomiti angustiosi dell’orrore, una lettura lenta del ritmo accanito dell’azione. Tutti si acconciano a recitare, nel romanzo: che si apre drammaticamente con i licenziamenti degli impiegati e degli operai di una fabbrica di scafi gestita da un padroncino vizioso e senza ritegno, detto Giogiò; e con il suicidio, nello squallore di un capannone, di un padre di famiglia disperato. Da qui partono e si inanellano le trame macchinose e la madornalità di una vicenda che comprende, per «stazioni», lo smantellamento del commissariato di Vigàta, la solitudine scontrosa e iraconda del sopraffatto Montalbano, lo sgomento di Augello e di Fazio (e persino dello sgangherato Catarella), l’inspiegabile complotto del Federal Bureau of Investigation, l’apparizione nebbiosa di «’na granni navi a vela», Alcyon, una goletta, un vascello fantasma, che non si sa cosa nasconda nel suo ventre di cetaceo (una bisca? Un postribolo animato da escort procaci? Un segreto più inquietante?) e che evoca tutta una letteratura e una cinematografia di bucanieri dietro ai quali incalza la mente gelida di un corsaro, ovvero di un più aggiornato capufficio dell’inferno e gestore del delitto e del disgusto. «L’Alcyon [...] aviva la bella bitudini di ristari dintra a un porto il minimo ’ndispensabili e po’ scompariri». Il romanzo ha, nella suggestione di un sogno, una sinistra eclisse di luna che incombe (detto alla Bernanos) su «grandi cimiteri». La tortuosità della narrazione è febbrile. Prende il lettore alla gola. Lo disorienta con le angolazioni laterali; e, soprattutto, con il tragicomico dei mascheramenti e degli equivoci tra furibondi mimi truccati da un mago della manipolazione facciale. Sorprendente è il duo Montalbano-Fazio. Il commissario e l’ispettore capo recitano come due «comici» esperti. «Contami quello che capitò», dice a un certo punto Montalbano a Fazio. E in quel «contami» si sente risuonare un antico ed epico «cantami»: «Cantami, o Diva, del pelide Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei [...]». Il cuoco dell’Alcyon è «una Iliade di guai». Salvatore Silvano Nigro

Km 123
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Km 123 / Andrea Camilleri

Milano : Mondadori, 2019

Abstract: Tutto inizia con un cellulare spento. A telefonare è Ester, a non rispondere è Giulio, finito in ospedale a causa di un brutto tamponamento sulla via Aurelia. A riaccendere il telefonino, invece, è Giuditta, la moglie di Giulio, che ovviamente di Ester non sa nulla. Potrebbe essere l'inizio di una commedia rosa, ma il colore di questa storia è decisamente un altro: un testimone, infatti, sostiene che quello di Giulio non sia stato un incidente, ma un tentato omicidio, e la pratica passa dagli uffici dell’assicurazione a quelli del commissariato... Andrea Camilleri, maestro indiscusso del giallo d'autore italiano, ci regala un pasticciaccio pieno di humour e altrettanto mistero, in cui tutti i personaggi - e noi che leggiamo con loro - indizio dopo indizio si convincono di aver indovinato la verità.

Il metodo Catalanotti
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Il metodo Catalanotti / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2018

I tacchini non ringraziano
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

I tacchini non ringraziano / Andrea Camilleri ; disegni di Paolo Canevari

Milano : Salani, 2018

Abstract: Se veramente un giorno riusciremo a sapere quale opinione hanno di noi gli animali, sono certo che non ci resterà da fare altro che sparire dalla faccia del pianeta, sconvolti dalla vergogna. Sempre che, tra cinquant'anni, gli uomini saranno ancora in grado di provare questo sentimento. Io, fortunatamente, non ci sarò. Ma vorrei che qualche mio pronipote consegnasse agli animali una copia di questo libretto perché di me, e di moltissimi altri come me, possano avere un'opinione sia pure leggermente diversa. (Andrea Camiller). Lo zoo personale di Andrea Camilleri è fatto di animali e di storie che entreranno nella nostra vita per sempre. Sono ritratti en plein air: impossibile leggerli e vederli senza sentire dentro qualcosa di fortissimo, perché sono pieni di affetto, confondono il confine tra la coscienza umana e quella degli animali e sono sempre a favore di questi ultimi, nel senso di un'armonia della vita solo nel rispetto di tutte le specie viventi. Cani, gatti, cardellini, ma anche volpi, serpenti e tigri sono descritti come portatori di uno spirito ricco di amore e di intelligenza, molto più complesso e profondo di quanto pensiamo: una 'magaria' inesauribile. Ciascuno di loro sembra comprendere la logica degli uomini, che di volta in volta sfrutta a suo favore o prova a sconfiggere con varie strategie, sempre vincenti: dalla dignità dei tacchini al canto riconoscente di un cardellino, dall'astuzia di un lepro alla commovente compostezza di un gatto innamorato, dalla mite bellezza di una capra alla puntualità discreta di un serpente. Allo stesso tempo Camilleri ci ricorda che forse il mondo è diventato troppo brutto perché la bellezza degli animali abbia diritto a esistere. Ogni storia ci lascia con la consapevolezza dolceamara di tutto quello che rischiamo di perdere, ma anche con la quieta fiducia che sia ancora possibile un mondo in cui convivere e rispettarsi, con l'ausilio di un po' di buon senso e di umorismo, un mondo meno prepotente e più meritevole di bellezza. Quella che Paolo Canevari con la grazia e la leggerezza dei suoi animali ha fissato sulla carta, anche lui, per sempre.

Topiopì
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Topiopì / Andrea Camilleri ; illustrato da Giulia Orecchia

Milano : Mondadori, 2018

Abstract: Nenè trascorre l'estate in campagna, dai nonni, e un giorno, in fondo al pollaio, trova un pulcino solitario, più piccolo e spelacchiato degli altri, che comincia a seguirlo dappertutto. Nenè e Piopì diventano inseparabili. Finché, un pomeriggio, arriva nel baglio l'asino, carico di sacchi, e il bambino si avvicina per fargli una carezza... Dall'infanzia di Andrea Camilleri, una storia ambientata in una Sicilia antica e meravigliosa. Illustrata da Giulia Orecchia, che dipinge con mano felice un mondo lontano e sorprendente. Età di lettura: da 5 anni.

Ora dimmi di te
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Ora dimmi di te : lettera a Matilda / Andrea Camilleri

[Milano] : Bompiani, 2018

Il cielo è rosso
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Materiale linguistico moderno

Berto, Giuseppe <1914-1978>

Il cielo è rosso : [romanzo] / Giuseppe Berto ; postfazione di Domenico Scarpa ; con un testo di Andrea Camilleri

Vicenza : Pozza, 2018

La casina di campagna
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La casina di campagna : tre memorie e un racconto / Andrea Camilleri

Milano : Henry Beyle, 2018

Abstract: Tre testi autobiografici e una prosa d’invenzione a ricostruire precisi ricordi d’infanzia. La memoria della casa di campagna attraverso le lunghe estati – da maggio a settembre – trascorse da Andrea Camilleri in un luogo dalle numerose stanze, dal ricco frutteto e dalla vista che si estendeva verso il mare, deposito di antiche automobili e di paramenti sacri, popolato da una vasta parentela, da accorti ingegneri, anziani poeti, topi di inaudita intelligenza. Carte pregiate, tra cui quella giapponese di sovraccopertina dal particolare impasto a richiamare la superficie di una antica parete, e la riproduzione di nove piastrelle maiolicate applicate a mano, delle quali una proveniente proprio dalla residenza estiva, rivelano, accanto ai testi, la luminosità e i colori della casa, e racconti, carta, immagini affidano ai lettori la conservazione di un luogo unico che il tempo, nella sua realtà, ha irrimediabilmente distrutto.

Una giornata in giallo
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Materiale linguistico moderno

Una giornata in giallo / Andrea Camilleri ... [et al.]

Palermo : Sellerio, 2018

Il casellante
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

Il casellante / Andrea Camilleri

[Treviso] : B.I.I. Onlus, 2017

La forma dell'acqua
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La forma dell'acqua / Andrea Camilleri

[Treviso] : Biblioteca Italiana per Ipovedenti, B.I.I. Onlus, 2017

Storie di Natale
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Materiale linguistico moderno

Storie di Natale / Giosuè Calaciura ... [et al.]

Palermo : Sellerio, 2016

La giostra degli scambi
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La giostra degli scambi / Andrea Camilleri

Palermo : Sellerio, 2015

Abstract: Non abbagli la luce matta che, sugli schermi delle pagine, proietta comiche a rapidi scatti: una schermaglia rodomontesca con due mosche fastidiose; una rissa con attori che sbaccanano e come palla si involvono e rotolano, con braccia e gambe che si agitano, tra pugni e morsi, e lampi di lama; un commissario con un occhio pesto e un orecchio morsicato, che per "scangio" viene arrestato dai carabinieri; una servente che prende a padellate e fa prigioniero un intruso, che l'ha distolta dalle occupazioni culinarie; un signore ben curato e ben vestito, che più volte va a un appuntamento: a vuoto sempre, e deluso. E c'è anche il remake di una scenetta antica e surreale (dal "Libro mio" di Pontormo passata a "Il contesto" di Sciascia) di chi, con la mente scardinata, sta chiuso in casa, e a chi bussa risponde di non esserci. In così lunatica atmosfera sembra che i dettagli creino digressioni. Ma è negli interstizi che il mistero prospera, insondabile; e lento scivola, dilatatorio, deviando gli aghi di qualsivoglia bussola e decorando di apparenze ingannevoli le sue trame da brivido. Il romanzo è un pantanoso labirinto del malamore, di un tenebroso malessere: geloso oppure ossessivo. Nel dedalo di meandri, giravolte, gomiti d'ombra, nasconde una "camera della morte": l'ultima, la più segreta, come quella delle mattanze nelle tonnare. A Vigàta i notturni sono di leopardiana bellezza. Non assolvono però il fruscio di invisibili ali di tenebra. Montalbano si è svegliato con una premonizione.

La targa
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea <1925-2019>

La targa / Andrea Camilleri

Milano : Rizzoli, 2015