Problema con un prestito
Buongiorno, devo segnalare un problema. Tempo fa ho avuto tramite il "prestito sulla soglia" due libri cartacei che ho restituito alla scadenza del 10 luglio, segnalando però che per uno di questi c'è stato un errore. Si tratta di questo: ho ricevuto in prestito il libro "La storia mi assolverà" autore Fidel Castro, che, appunto ho restituito il 10 luglio, ma risultava invece preso in prestito il libro "La storia mi assolverà : vita di Fidel Castro : una biografia consentita" autore Claudia Furiati.
Libro che oggi controllando i prestiti in corso a mio nome risulta invece ancora a mio carico.
Cosa devo fare per risolvere il problema? Grazie, e buon lavoro.
Ultime recensioni inserite
Una luce nella notte - Mary Higgins Clark
"... i ricordi sono ancora vividi. Tutto. Fin dall'inizio. Posso dividerli con voi ?"
Di materno avevo solo il latte - Deborah Papisca
La vera domanda da fare su un libro è: ha aiutato l'anima di qualcuno ? (Walt Whitman)
Il rumore di una chiocciola che mangia - Elisabeth Tova Bailey
"...Guardare un'altra creatura vivere la sua vita ... in qualche modo ha dato un senso anche a me, l'osservatrice. Se la vita contava per la chiocciola e la chiocciola contava per me, questo voleva dire che anche la mia vita contava qualcosa, e così ho continuato a viverla..."
Non pensare alla quantità di cose da ottenere, alle difficoltà da superare o allo scopo da raggiungere, ma applicati con passione al piccolo compito più prossimo, e lascia che ti basti per una giornata. (Sir William Osler, medico 1849/1919)
Io e lei - Susanna Kaysen
"Un dolore di scarsa intensità debilita in modo sottile."
Eleonora Duse - William Weaver
Pag. 319: "Amiamo i libri che amiamo ... per quel "non so che" di inafferrabile ... che l'anima non trova nella vita."
Pag. 383: "In un curioso editoriale, pubblicato il giorno dopo la morte (21 aprile 1924) della Duse sul New York Times, si leggeva: ..... La Bernhardt e Coquelin, Irving, Mansfield e von Sonnenthal si sono serviti soprattutto dei materiali concreti della loro arte. La loro statura e portamento, il loro gestire e mimica, erano tali da poter essere senz'altro tradotti in parole, fermati dalla cinepresa ... ma gran parte dell'arte della Duse consisteva di una cosa che nessuno poteva davvero vedere o adeguatamente descrivere, quella cosa per designare la quale disponiamo soltanto del povero, zoppicante termine "spirito".
R: Beethoven - Piero Buscaroli
"Proprio ora che ti stai rituffando nel vortice della società -per quanto è possibile comporre nonostante gli ostacoli sociali: non fare più della tua sordità un segreto - neppure in arte."
Beethoven - Piero Buscaroli
"Ma l'artista, in quest'ora, non lancia gridi, di dolore o d'altro. Sa che la musica, senza parole, è mistero e nulla può esprimere se non se stessa. Da quando è sordo, si è accorto che il mistero è più fondo, nei suoi grovigli l'armonia si arricchisce di avventure tonali, irruzioni enarmoniche inaudite, accessibili a lui solo. Accudisce a approfondisce il mistero, rifiuta di spiegarlo perchè sa che non è spiegabile se non togliendo alla musica la sua corona."
R: Ogni giorno qualcosa comincia - Lisa Pearl Rosenbaum
"La ricordi, ma non la chiami." .... "Perchè sta scritto: Non rivolgere il volto agli spiriti, nemmeno sugli spiriti benevoli indaga, o potresti essere contaminato da essi. Volgiti solo al tuo Dio".
Ogni giorno qualcosa comincia - Lisa Pearl Rosenbaum
"Un uomo prega per poter parlare con la propria coscienza. Prega per essere capace di cambiare. In principio, le parole non significano niente. Pensi a un ragazzino in una shul che, senza un libro di preghiere, recita l'alfabeto ebraico. Se gli chiedono perchè, lui risponde: "Non sono capace di pregare, così offro a Dio le lettere. E spero che Lui le metta insieme per formare le parole "."
Prima la musica, poi le parole - Riccardo Muti
"Mi è capitato molte volte di trovarmi "diverso" a mia insaputa, e in particolare una sera che con la Filarmonica di Vienna dirigevo l'Adagio della Settima sinfonia di Bruckner; avvertii che sulla strada della "normale" esecuzione stava capitando qualcosa di magico. E' un attimo, un "qualcosa" che non dura molto e che sembra dipendere meno da te che da una serie di circostanze tutte concomitanti a una commozione di cui distingui malamente gli attori: è l'orchestra? il pubblico? sei tu stesso? Non lo sai, ma lo senti e ti sembra un'apparizione. Nel momento, ahimè, in cui ti rendi conto con precisione che è nato qualcosa di più alto di quel che tu sei in grado di produrre, ebbene, il miracolo ti sfugge di mano."
Il giardino segreto - Frances Hodgson Burnett
"Una delle novità che si cominciarono a scoprire nel secolo scorso è stata che i pensieri -proprio i semplici pensieri- sono altrettanto potenti delle batterie elettriche. E che possono essere per noi buoni come la luce del sole, oppure dannosi come un veleno. Permettere a un pensiero triste o cattivo di entrare nella nostra mente è pericoloso come permettere al germe della scarlattina di entrarci in corpo. Se, dopo che ci è entrato dentro, gli permettiamo di restarci, rischiamo di non guarire mai."
Il canto delle manére - Mauro Corona
" ... Un giorno verso la fine del 1921, Hofmannsthal gli regalò un libro suo, con tanto di firma nella seconda pagina. S'intitolava Der Schwierige e Santo si mise a leggerlo. Un pò alla volta rivò in fondo ma non capì quasi niente ..... Ma anche se si perdeva nell'intrigo, Santo leggeva l'istesso, perchè gli piaceva l'andamento delle righe: era come sentire una musica o il cantare di un ruscello, e quindi era rivato a dire che si poteva esser contenti di un libro senza aver capito niente, o quasi. "Non capisco molto" disse un giorno a Franz Keil che lo aveva trovato a leggere Der Schwierige, "ma sento il suono delle parole, come na musica. La musica non ha parole eppure piace l'istesso. Così io leggo con le orecchie, anche se vedo le parole con gli occhi".
Un cuore pensante - Susanna Tamaro
"Giorno e notte, notte e giorno, neppure per un istante i bambini di Beslan abbandonano il mio cuore. Non lo lasciano i piccoli armeni, i bambini di Auschwitz nè quelli tagliati a pezzi con il machete in Burundi. Non lo lasciano i ventri delle donne tagliati con le baionette per estrarne i neonati, nè tutte le bambine stuprate e fatte prostituire in ogni guerra e in ogni paese del mondo.
Il respiro dei bambini abortiti a sei mesi è il mio stesso respiro, così come lo è quello dei milioni e milioni di animali a cui -per una nostra brama bulimica di potere e di possesso- è stata sottratta la maestosa dignità della vita. I loro disperati muggiti, i loro belati, i loro pigolii, rimbombano costantemente tra i mei ventricoli, facendoli pericolosamente dilatare ... la capacità di accogliere il dolore degli innocenti mi attraversa e mi devasta continuamente. Non ricordo un solo giorno che non sia stato trasfitto da una spina. Se un dono ho avuto è stato quello di non abituarmi mai alla presenza del dolore, non cessare mai di considerarlo uno scandalo. La sofferenza dell'altro è sempre anche la mia."
Il canto del cielo - Sebastian Faulks
"Otto anni prima, quando la moglie gli aveva dato un figlio, la vita di Jack era cambiata. Man mano che il bambino cresceva, Jack aveva notato in lui delle qualità che apprezzava e che lo sorprendevano. Il piccolo non era disincantato, e la sua innocenza racchiudeva una sorta di speranza ... Gli sembrava una creatura giunta da un altro universo, e ai suoi occhi il mondo dal quale veniva il bambino era non solo diverso, ma anche migliore. La sua innocenza non s'identificava con l'ignoranza, aveva un carattere fortemente positivo che risultava accessibile a tutti; forse era quello che il libro di preghiere definiva un tramite della grazia, o una speranza di gloria. "
La forma minima della felicità - Francesca Marzia Esposito
"Che cosa sapevo di mio fratello? Che cosa sapeva lui di me? Che cosa sanno i fratelli dei propri fratelli, ma veramente, dico, non parlo di quelle cose da questionario con risposta da selezionare, ma dei cambiamenti, delle lievi modifiche che giorno dopo giorno si mettono in atto, si muovono sotto la pelle, formano trasformano stravolgono illudono sgretolano certezze disfano caratteri innescano speranze idee sogni sotto forma di corpi più grandi, modificati. Di tutto questo, che cosa sanno i fratelli dei propri fratelli? Niente, una sorta di pudore silenzioso ci isola. Vicinissimi, e divisi.".
"Avviso: Sabato 23-01-2013 alle ore 20,00, presso l'oratorio della nostra parrocchia, i nostri bambini presenteranno Romeo e Giulietta di Shakespeare nel salone della chiesa. La comunità è pregata di prendere parte a questa tragedia. F."
"Sono una donna invisibile e mi trascino lentamente nella vita aspettando che le cose mi portino con sè. A volte resisto, a volte blocco, è un'altalena continua, ma ho imparato ad accettare l'alternanza, in attesa di una forma qualsiasi, anche minima, di felicità.".