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Roma : E/O, 1998
Abstract: Sofia è una bella figura di donna vitale, selvaggia, inquieta e fragile. Da bambina è stata smarrita dai genitori gitani. Lei crede però che abbiano voluto abbandonarla e questa ferita non le consente di sistemare la sua vita di adulta. Una sofferenza ravvivata dallo scontro con il marito macho e dal legame possessivo con la figlia. Ad aiutarla sarà il rapporto con la magia impersonata nelle figure di due vecchie maghe e di uno stregone indio. Attraverso antichi riti celebrati sulle pendici del vulcano, l'interpretazione dei sogni, le erbe medicinali, i filtri, la comunicazione con l'aldilà, cercheranno di ridarle la madre perduta, un cordone ombelicale con la natura, con la madre originaria che la tenga salda nel mondo.
3 settembre 2019 alle 18:30
Sofia è una donna che racchiude in sè la figura della bambina abbandonata, con tutte le sue domande angosciose che la portano ad avere reazioni forti e impulsive. L'altra protagonista del romanzo è la terra del Nicaragua, coi suoi colori, suoni, odori, magie e tradizioni ma anche vecchie superstizioni. "Da qualunque parte io provenga, ora faccio parte di questo luogo e non vedo perchè condannarmi o trattarmi come una lebbrosa". Lettura interessante e piacevole.
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