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Trovati 37 documenti.

Risultati da altre ricerche: TorinoReteLibri Sistema Bibliotecario Area Metropolitana

Le vespe
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Aristophanes

Le vespe / Aristofane ; traduzione di Umberto Albini ; note di Fulvio Barberis

Brescia : Morcelliana, 2010

Abstract: Una delle questioni più dibattute ai giorni nostri concerne il tema della giustizia: la litigiosità cresce, i diritti collidono, le cause si moltiplicano, in una sorta di gioco perverso. Già Aristofane nelle Vespe aveva messo sulla piaga il suo dito di caustico commediografo, riuscendo a volgere in un riso grottesco eventi e conflitti, la smania processuale dell'Atene democratica a lui contemporanea. Una commedia che, riletta oggi, non smette di far valere l'attualità della satira ma anche il ripensamento del buon uso di uno strumento giuridico allora affidato al popolo.

Vol. 3: Focione e Catone, Dione e Bruto, Emilio e Timoleonte, Sertorio e Eumene
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Plutarchus

Vol. 3: Focione e Catone, Dione e Bruto, Emilio e Timoleonte, Sertorio e Eumene / Plutarco ; a cura di Maria Luisa Amerio e Domenica Paola Orsi

Torino : UTET libreria, 2010

Fa parte di: Plutarchus. Vite / Plutarco

Abstract: Plutarco (46-119) scrittore eclettico e fecondo (gli sono attribuiti oltre duecento titoli) è conosciuto soprattutto per le sue biografie comparate (Vite) di celebri personaggi greci e romani con le quali ha esercitato un profondo influsso sull'origine e lo sviluppo della saggistica, della letteratura biografica e della storiografia. Questo volume presenta le biografie di Focione e Catone, Dione e Bruto, Emilio e Timoleonte, Sertorio e Eumene. Oltre al testo greco e alla traduzione italiana a fronte, il volume comprende articolate introduzioni a ogni singola Vita, puntuali note storiche e critiche e un ricco e aggiornato repertorio bibliografico.

Vol. 2: Dal ratto delle donne al regno di Romolo e Tito Tazio
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Vol. 2: Dal ratto delle donne al regno di Romolo e Tito Tazio / morfologia e commento di Paolo Carafa ; appendici di Nikolaos Arvanitis ... [et al.]

[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010

Fa parte di: La leggenda di Roma / a cura di Andrea Carandini ; traduzioni di Lorenzo Argentieri

Abstract: In questo volume - secondo dell'opera della Fondazione Valla sulle origini di Roma - la vicenda è quella del primo accrescimento della città. Racconta Livio che, poco dopo la fondazione, Roma era già così forte da eguagliare ogni popolazione confinante, ma per la scarsità di donne la grandezza sarebbe durata solo una generazione. Allora Romolo architettò un inganno straordinario: predispose dei giochi grandiosi in onore di Nettuno Equestre, ordinando che se ne desse notizia fra i vicini. Fra di essi, con figli e mogli, i Sabini. Un tumulto sollevato ad arte durante lo spettacolo offrì il destro ai romani di precipitarsi a rapire le donne degli ospiti. Mariti e parenti umiliati si radunarono sotto Tito Tazio per rispondere a Roma con le armi. È la prima delle guerre romane del successivo millennio. Ma è anche l'occasione per stabilire una pace su basi nuove, con una lungimirante politica di assimilazione. Gli storici narrano che i romani si diedero a blandire in primo luogo le donne, promettendo loro cittadinanza, beni e prole, e giustificando l'atto con la passione d'amore. Poi, mentre infuriava la battaglia fra Romani e Sabini, le donne stesse s'interposero fra i combattenti, la pace fu stabilita, e di due popoli si fece un popolo solo. Il volume presenta tutta la documentazione storico-mitica di questi primordi e ne offre un'interpretazione originale: dal ratto delle donne alla prima espansione militare fino alla pace finale con la diarchia Romolo-Tito Tazio.

Prometeo
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Aeschylus

Prometeo / Eschilo ; traduzione e cura di Davide Susanetti

Milano : Feltrinelli, 2010

Abstract: La tragedia greca ha saputo articolare, a più riprese e con implicazioni differenti, il linguaggio della sofferenza e la rappresentazione di corpi umani stretti dalla morsa del dolore, feriti e piagati fino agli estremi limiti della sopportazione. Meno consueta è la rappresentazione diretta di un corpo divino che, nell'impossibilità di agire, occupa lo spazio con l'ostensione di una pena indicibile e inaggirabile. Il criminale è Prometeo, riconosciuto colpevole da Zeus, considerato un nemico dagli altri dei che si raccolgono intorno al trono olimpico del figlio di Crono. La partita si gioca crudamente tra pari, tra soggetti che appartengono ad una stessa dimensione. La società divina, nella persona del suo re, espelle e condanna un suo membro che ha rotto gli equilibri, che ha infranto un ordine e un patto di governo. Prometeo ha commesso un torto dispensando onori e privilegi che erano un possesso celeste. Ha rubato il fuoco per darlo agli uomini. Ma la crisi che tale iniziativa innesca non si misura a partire dai soggetti mortali che vengono beneficati: gli uomini restano, essenzialmente, fuori campo e fuori scena. Il dramma si muove in una sfera superiore: il teatro degli dei è un teatro di signori che disputano, fra loro, per il potere e la supremazia, che regolano i loro conti con la ferocia dei gesti e delle maledizioni, che rispondono alla violenza con la violenza per assicurarsi il regno. (dall'introduzione)

Le parole dei Sapienti
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Le parole dei Sapienti : Senofane, Parmenide, Zenone, Melisso / traduzione e cura di Angelo Tonelli

Milano : Feltrinelli, 2010

Abstract: Sapienza è una condizione dello spirito, un modo di essere, e non un insieme di contenuti che si ritengano veri e saggi. Il Sapiente è radicato nella sorgente delle cose, e dell'esperienza sapienziale possono farsi testimonianza scritta o orale parole, come quelle di Eraclito, Parmenide, Empedocle in Occidente, e delle Upanishad o dello ChuangTzu in Oriente, che vibrano della risonanza mistica da cui sorgono. A differenza della filosofia, la Sapienza è un modo di essere, non di pensare, ed è frutto del sé, mentre la filosofia lo è dell'ego. I Sapienti greci non erano uomini di scrivania, come forse amerebbero dipingerli a propria immagine e somiglianza gli esangui ermeneuti contemporanei, bensì individui che intraprendevano una via di continua ricerca di se stessi, all'insegna del motto delfico gnõthi sautón, e da questa pratica di ricerca spirituale venivano trasformati fin nelle intime midolla, come i Sapienti d'Oriente. Nel versante orientale, la Sapienza è un immenso commentario intorno alle folgorazioni mistiche e alle formulazioni religiose dei Veda, che trovano sistemazione nelle Upanishad. Diversa è la Sapienza greca, in cui fioriscono personalità spiccate, con maggiore differenziazione di linguaggio e di pensiero. Ma i temi di fondo sono gli stessi, e con ogni evidenza la Madre della Sapienza d'Oriente e d'Occidente è una sola e la medesima, benché da essa germoglino frutti ben diversi.

Baccanti
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Euripides

Baccanti / Euripide ; introduzione, traduzione e commento di Davide Susanetti

Roma : Carocci, 2010

Abstract: Uno straniero arriva a Tebe. Le donne impazziscono, la vita della città è sconvolta e il re prende drastiche misure per reprimere il disordine. Lo straniero è Dioniso, dio del vino e del teatro, dèmone della follia e dell'estasi. La città diviene così un labirinto di illusioni e di fantasmi in cui potere e identità si smarriscono in un trionfo del vuoto e della distruzione.

Donne al parlamento
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Aristophanes

Donne al parlamento / Aristofane ; introduzione, traduzione e commento di Andrea Capra

Roma : Carocci, 2010

Abstract: L'inaudito colpo di stato delle donne, sospeso fra il grottesco delle gag di genere e un comunismo sessuale che anticipa le più ardite riforme della Repubblica platonica, fa delle Ekklesiazuse un affascinante paradosso. Riproposta sulle scene italiane con grande successo di pubblico, la commedia costituisce la migliore introduzione all'antica comicità greca.

Antigone
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Sophocles

Antigone / Sofocle ; introduzione e note di Giorgio Sandrolini ; traduzione di Maria Cristina Brizzi

Siena : L. Barbera, 2010

Abstract: L'Antigone andò in scena nel 442 a.C, l'anno precedente all'elezione del poeta a stratego, come collega di Pericle (441-440). La tradizione testimonierebbe che Sofocle sia stato onorato della strategia a Samo in seguito alla fama riportata nella rappresentazione di questo dramma. La notizia, nella sua verosimiglianza, dimostra l'impatto sul pubblico che t'opera ebbe da subito, nonostante - e, forse, proprio perché - l'argomento ci risulti essere frutto dell'invenzione del poeta tragico ateniese. Gli epigoni del mito dei Labdacidi, infatti, erano già stati trattati da Eschilo nei Sette a Tebe, ma solo Sofocle pone al centro del testo l'azione di Antigone. Anzi, egli costruisce il dramma proprio intorno all'insanabile conflitto tra l'eroina e il sovrano Creonte sulla liceità di attribuire la stessa dignità di sepoltura a chi abbia combattuto a favore (Eteocle) e a chi contro (il fratello Polinice) alla propria città.

I frammenti dalle epistole
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Iamblichus

I frammenti dalle epistole / Giamblico ; introduzione, testo, traduzione e commento a cura di Daniela Patrizia Taormina e Rosa Maria Piccione ; index verborum a cura di Paolo Cipolla

Napoli : Bibliopolis, c2010

Abstract: Quali sono gli elementi distintivi della filosofia di Giamblico e che incidenza hanno nel panorama culturale della tarda antichità? Chi sono i suoi interlocutori e quale diffusione ha il suo programma di ricerca? Il corpusculum di passi provenienti da epistole attribuite a Giamblico, che qui si pubblica e del quale lo Stobeo è testimone unico, costituisce una buona chiave per penetrare nel cuore di tali questioni. Esso ci restituisce importanti aspetti della filosofia giamblichea, dalla riflessione sui differenti percorsi che imbocca la potenza dialettica alla concezione della provvidenza e del fato, dalla presentazione del catalogo delle virtù alla descrizione delle tappe della paideia e dei tratti distintivi del buon governo; questo materiale lo offre in un contesto divulgativo, lo situa in un mutuo scambio con altre personalità e ce ne mostra la diffusione. La storia di questo corpusculum si intreccia, sino a sovrapporsi, con quella del testo che ne veicola la trasmissione, sicché Giamblico e Giovanni Stobeo costituiscono i personaggi principali a partire dai quali si dipana una vicenda culturale ricca e complessa.

Discorsi di guerra
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Syrianus <maestro>

Discorsi di guerra / Siriano ; testo, traduzione e commento di Immacolata Eramo ; con una nota di Luciano Canfora

Bari : Dedalo, 2010 (stampa 2011)

Abstract: Un impero millenario svela i segreti della sua sopravvivenza: non le armi, la forza o la superiorità numerica consacrano il successo in guerra, bensì le arti dell'ingegno, in tutte le sue manifestazioni, e le inesauribili risorse della parola. Interprete consapevole dello spirito dell'età bizantina, nella Rhetorica militaris Siriano recupera tutta una tradizione di pensiero militare, retorica, storiografica e anche biblica per un'opera che vuole essere un vademecum di discorsi esortativi per i generali. In realtà lo scritto finisce per diventare espressione dell'aspetto più dimenticato della guerra, ma non il meno determinante, quello che investiga i meccanismi umani ed emozionali che spingono gli uomini alla battaglia, li sorreggono e li conducono alla vittoria, li rianimano dopo la disfatta. Nelle parole del generale che infiamma i soldati all'approssimarsi dello scontro ha vita il repertorio dei motivi consacrati da una durevole pratica di guerra. Ne scaturisce un opuscolo originale, di straordinaria modernità.

41: Atti degli apostoli
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41: Atti degli apostoli : introduzione, traduzione e commento / a cura di Gerard Rossé

Cinisello Balsamo : San Paolo, 2010

Fa parte di: Nuova versione della Bibbia dai testi antichi

Abstract: Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli: il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell'influsso del contesto su di essi; il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblico. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, là dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità. L'introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l'importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico.

47: Lettera ai Filippesi
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Materiale linguistico moderno

47: Lettera ai Filippesi : introduzione, traduzione e commento a cura di Francesco Bianchini

Cinisello Balsamo : San Paolo, 2010

Fa parte di: Nuova versione della Bibbia dai testi antichi

Abstract: Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli: Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell'influsso del contesto su di essi. Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblico. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, là dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità. L'introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l'importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico.

30: Tobit
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30: Tobit / introduzione, traduzione e commento a cura di Marco Zappella

Cinisello Balsamo : San Paolo, 2010

Fa parte di: Nuova versione della Bibbia dai testi antichi

Abstract: Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli: Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell'influsso del contesto su di essi. Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblico. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, là dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità. L'introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l'importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico.

Eraclito d'Efeso
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Barbieri, Michele <1946- >

Eraclito d'Efeso : Diario : introduzione, testo, versione e commento / Michele Barbieri ; con discussione dell'Eraclito di Spengler, Heidegger, Gadamer

Firenze : Società editrice fiorentina, 2010

Abstract: Questo studio vuole essere una proposta di elencazione biografica dei frammenti di Eraclito secondo suggerimenti desunti per lo più dalla sensibilità letteraria e da una filologia divinatoria del personaggio. Il lascito frammentario è una raccolta di ricordanze, capostipite del genere marcaureliano e poi guicciardiniano.

Il canto di Saffo
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Cinti, Gabriella

Il canto di Saffo : musicalità e pensiero mitico nei lirici greci / Gabriella Cinti

Bergamo : Moretti & Vitali, 2010 (stampa 2011)

Abstract: Questo saggio è nato intorno al lavoro, che da anni l'autrice conduce, di interpretare i testi dei lirici greci per tradurli in uno spettacolo che fonde poesia, musica e danza. Tutto si muove intorno al modo di comunicare nel mondo antico fortemente permeato di immagini magico-mitologiche. Per questi motivi, l'autrice ha dato ampio spazio a magia e mito, come elementi ineludibili del discorso poetico e del mondo complesso che permea la creazione dei versi, illuminati da questa segreta fascinazione. Circola in essi un humus misterioso in cui alita la parola svincolata apparentemente da finalità pratiche, legata a una dimensione oracolare, in cui le stesse metafore scaturiscono da una sorta di attitudine vaticinante e scandiscono un autentico scarto dalla realtà, non solo di tipo verbale. L'intento della Cinti è quello di mostrare come sia necessario ancora oggi, anzi più che mai oggi, disvelare questi tesori del passato, restituendo loro vita corporea e anima vocale. Centrale è il recupero della lingua e quindi della antica civiltà ellenica come viva e vibrante attraverso il corpo-strumento della voce che interpreta ed anima i suoni ricreandone la magia. È un modo per compiere un recupero integrale di quel mondo, da cui tutti sono affascinati per la dimensione artistico-visiva ma che pochissimi possono fruire in quella dell'ascolto e del recupero fonico-musicale. Senza contare come la lingua ellenica, essendo il substrato di molte lingue, neolatine e non, appartiene all'occidente...

Pitagorici antichi
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Pitagorici antichi : testimonianze e frammenti / a cura di Maria Timpanaro Cardini ; presentazione di Giovanni Reale ; realizzazione editoriale, aggiornamento bibliografico e indici di Giuseppe Girgenti

Milano : Bompiani Il pensiero occidentale, 2010

Abstract: Il pitagorismo antico si può considerare la prima forma di scienza del pensiero occidentale, in quanto ha definito le categorie aritmetico-geometriche che hanno costituito la mentalità scientifica dell'Occidente. Questa edizione raccoglie i tre volumi dedicati ai Pitagorici a cura di Maria Timpanaro Cardini e costituisce la raccolta più completa dei frammenti e delle testimonianze di Pitagora e della sua scuola. L'opera è corredata da una nuova Presentazione di Giovanni Reale, che traccia il profilo biografico della Timpanaro Cardini, e da una bibliografia completa dei Pitagorici, aggiornata al 2010 a cura di Giuseppe Girgenti.

Trattato delle virtù
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Gemisto Pletone, Giorgio

Trattato delle virtù / Giorgio Gemisto Pletone ; introduzione all'autore e al testo, traduzione, note e apparati di Moreno Neri

Milano : Bompiani Testi a fronte, 2010

Abstract: Si direbbe non mancare altro a Gemisto ad essere uguale ai grandi scrittori greci, di quegli antichi, se non l'essere antico scriveva Leopardi, lamentandone la sua dimenticanza. Giorgio Gemisto Pletone (1355 ca.-1452) fu una delle figure più prestigiose del crepuscolo di Bisanzio. Consigliere degli ultimi imperatori di Costantinopoli e dei despoti di Morea, a Mistrà, nel Peloponneso, creò un circolo esoterico, sul modello dell'antica Accademia di Platone. Il Rinascimento comincia veramente con Pletone. Durante il Concilio di Firenze del 1439, in un Occidente latino ancora aristotelico le sue conversazioni su Platone e gli antichi saggi ispirarono Cosimo de' Medici come testimonia Ficino - a istituire la celebre Accademia di villa Careggi. Il Trattato delle virtù è l'opera che ha conosciuto la maggior diffusione e che ha certamente contribuito in larga parte alla fama del maestro di Mistrà. Con questo trattato l'enigmatico filosofo, avvolto dall'aureola di una misteriosa e arcana dottrina, diffonde pubblicamente le sue teorie morali e politiche per formare prima di tutto nell'uomo opinioni rette e abitudini razionali. Notevole per la saldezza delle analisi e delle definizioni proposte, vi si elabora un sistema completo di virtù principali e subordinate. Al vertice di tutte le virtù è la religione, poiché praticare la virtù è essere simili a Dio per quanto all'uomo è concesso.

9: Libro 9.
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Pausanias

9: Libro 9. : La Beozia / Pausania ; testo e traduzione a cura di Mauro Moggi ; commento a cura di Mauro Moggi e Massimo Osanna

[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010

Fa parte di: Pausanias. Guida della Grecia / Pausania

Abstract: Completato il suo viaggio attraverso le regioni del Peloponneso (libri II-VIII), l'itinerario di Pausania prosegue con la Beozia, terra confinante con l'Attica da cui era partito (libro I). Nel libro IX, dunque, lo scrittore muove da Platea, dove la battaglia del 479 a.C, con la morte del comandante in capo persiano Mardonio e la vittoria della lega ellenica condotta dallo spartano Pausania, sancì la fine dell'invasione persiana della Grecia, e chiude con Cheronea, dove Filippo di Macedonia sconfisse nel 338 un esercito di città greche, che persero così per sempre la loro indipendenza: due luoghi dal forte valore simbolico per tutta la grecità perché ad essi corrispondono due eventi cardine della storia greca. Domina il libro, però, Tebe, la capitale, con il suo tragico passato di lotte fratricide e odi insanabili. La Beozia, tuttavia, è anche la terra della poesia, della musica, degli oracoli e della mantica. E soprattutto dell'Elicona. Alle dee di questo monte, le Muse, alla loro origine e alla loro iconografia è dedicata una trattazione specifica. Sulle pendici dell'Elicona, nel loro santuario, si trovavano le statue di poeti, musici e cantori: tra questi Esiodo, che proprio lì era nato, e del quale l'autore ricorda l'investitura poetica.

Il cinegetico
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Materiale linguistico moderno

Arrianus, Flavius

Il cinegetico : trattato sulla caccia / Lucio Flavio Arriano ; introduzione, traduzione e note a cura di Antonio Sestili

Torino : Seneca, 2010

Abstract: Dopo quello di Nicolò Tommaseo, pubblicato a Milano nel 1827, viene qui proposto in lingua italiana Il Cinegetico di Arriano. Il tema della caccia nel mondo antico, ritenuto generalmente secondario o settoriale, rappresenta un campo poco esplorato dagli studiosi di antichistica, soprattutto italiani. Tuttavia la conoscenza di un fenomeno particolare, ma molto significativo per la concretezza e la materialità delle sue espressioni, potrebbe favorire una comprensione più approfondita dell.antropologia, dell.organizzazione economica, sociale e politica, e delle sovrastrutture ideologiche e istituzionali del mondo antico.

Menone
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Plato

Menone / Platone ; traduzione e cura di Mauro Bonazzi

Torino : Einaudi, [2010]

Abstract: Nella sua brevità il Menane costituisce un'introduzione eccellente al pensiero di Platone. Nel volgere di poche pagine sono discussi tanti problemi, e tutti importanti: dalla virtù all'anima e alla sua immortalità; dalla conoscenza alla reminiscenza e alle idee, dalla politica alla matematica (il celebre episodio della dimostrazione geometrica con lo schiavo); il tutto sullo sfondo di una contrapposizione radicale tra due modelli di sapere opposti e incompatibili, quello di Socrate e quello dei sofisti, della vera e della falsa filosofia. Ma ciò che rende davvero intrigante il dialogo non è la varietà dei temi trattati, quanto la sua unità complessiva: le diverse questioni, come tanti percorsi differenti, conducono ad un unico problema, quello della filosofia e della sua importanza. Perché è la filosofia che sola può rendere conto dei problemi che assillano la vita degli uomini, offrendo loro la possibilità di una vita giusta, buona e felice. Ed è in questa celebrazione della potenza della filosofia che consiste il vero cuore del Menone, e la lezione più profonda di Platone - una lezione che vale non per i personaggi del dialogo, ma per l'unico destinatario che a Platone interessava: i suoi lettori.