Claudia Bergantin

Biografia

Sono infermiera e da sempre mi interessano i popoli indigeni delle Americhe, mi piacciono gli autori sudamericani e più recentemente mi sono appassionata anche agli autori della Scandinavia ma, in verità, a volte è il libro a scegliere me e a portarmi nei luoghi e nelle epoche più disparati.

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La riscoperta dell'umanità - Charles King

Ecco un libro che si rivolge a tutti, non solo a chi si interessa di antropologia: perchè Franz Boas, tedesco di nascita ma americano di adozione, si è battuto fino alla morte, avvenuta nel 1942, contro le falsità delle ideologie basate sul concetto pseudoscientifico di "razza" e sulla "superiorità" di alcuni popoli e culture. E sono presentate molto bene anche le sue allieve, persone fuori dal comune, con idee e atteggiamenti decisamente innovativi. Donne che hanno dovuto lottare per affermarsi. "[Boas] era tedesco ed ebreo, un immigrato dal volto sfigurato circondato da neri, indigeni primitivi, donne che amavano altre donne e altri ebrei: se fossero stati in Germania, lui e i suoi amici sarebbero stati i primi a essere arrestati o uccisi. Eppure, come ben sapeva Boas, anche gli Stati Uniti (...) non erano da meno: l'ideologia che lo avrebbe condannato in quanto ebreo, immigrato e intellettuale dissidente - il nazismo - si basava su fondamenta pseudoscientifiche di stampo decisamente americano." (pag. 335). Ben scritto, ne consiglio la lettura.

Dio non ama i bambini - Laura Pariani

Un grande e sentito affresco sulle condizioni di vita dei bambini dei migranti italiani, e non solo, nella Buenos Aires degli inizi del XX secolo. E' il primo libro che leggo di quest'autrice e devo dire che mi ha impressionato la cura e la partecipazione nel descrivere la vita e i sentimenti degli immigrati italiani in Argentina. Ne consiglio vivamente la lettura.

Fiore di tuono - Jean Teulé

La storia romanzata di un'avvelenatrice seriale vissuta nella prima metà del xix secolo e dell'ambiente rurale bretone pieno di antiche leggende pagane nel quale è cresciuta. Lettura interessante.

I ventitre giorni della città di Alba - Beppe Fenoglio

Racconti pieni di freschezza. Storie partigiane prive di retorica, storie di Alba e delle Langhe, di rapporti famigliari e sociali fra guerra e dopoguerra narrati con un linguaggio diretto, energico, a tratti crudo ma che appare sempre sincero. Uno stile ancora molto attuale. Da riscoprire.

R: Il cappello di Vermeer - Timothy Brook

Partendo da alcuni particolari che compaiono nei quadri di Vermeer l'autore ci introduce nel secolo che fece del commercio globale la sua caratteristica principale. Il mondo del XVII secolo non era più una serie di luoghi isolati, le grandi navi portavano merci in ogni parte del mondo e quello che succedeva in una regione aveva ripercussioni altrove. Con i proventi del commercio delle pelli di castoro, con cui si confezionavano i cappelli, si sovvenzionò l’esplorazione del Canada alla vana ricerca del passaggio a nord ovest verso la Cina ma al contempo si alterarono l’economia e le società native americane. La Cina diventò la meta finale dell’argento che veniva estratto dalle miniere del Messico e del Perù, portato nei porti olandesi e da qui inviato, sempre via mare, al grande centro di Manila per poi raggiungere la Cina. I cinesi producevano tonnellate di porcellane destinate esclusivamente all’esportazione che, insieme ad altri prodotti, venivano caricate sulle navi e portate in Europa mentre a Delft, la patria di Vermeer, ceramisti di origine italiana cercavano di produrre imitazioni di prodotti cinesi di buona qualità e a basso prezzo per la gente comune. Ed è sempre nel Seicento che l’uso di una pianta americana si propagò in brevissimo tempo in tutto il mondo, causando anche l’inizio della tratta degli schiavi dall’Africa, la pianta del tabacco. Compagnie di commercio, contrabbandieri e pirati solcavano i mari: potevano naufragare o arricchirsi, di certo cambiarono la concezione del mondo già centinaia di anni fa. Libro interessante e piacevole da leggere.

La magia dei numeri - Mariano Tomatis

Di questi tempi, in cui il pensiero critico viene spesso esautorato, è interessantissimo e anche divertente leggere qualcosa che riattiva le cellule cerebrali con poca fatica e molta soddisfazione. Un libro che crea dipendenza, davvero!

La doppia vita di Vermeer - Luigi Guarnieri

Sembra un romanzo ma è una storia vera. Vermeer è un pittore rimasto nell'ombra per due secoli prima di diventare famoso in tutto il mondo, van Meegeren è un artista che, per vendicarsi dei critici che lo avevano offeso, riesce a dipingere alcuni quadri che saranno attribuiti al pittore di Delft. Alla fine della seconda guerra mondiale uno dei suoi quadri viene trovato nella collezione privata del maresciallo nazista Goering e van Meegeren è costretto a dire la verità. Un libro affascinante, scritto bene che ci porta dall'Olanda del 1600 ai musei contemporanei e fa venir voglia di accostarci ai dipinti che vi sono descritti.

R: Il mio lungo viaggio - Piero Angela

La vita di un uomo ricco di idee e di passione per la conoscenza: la sua creatività lo ha portato ad essere un grandissimo divulgatore, ed è un peccato che alcuni suoi validi progetti non abbiano avuto un seguito a causa della scarsa lungimiranza di qualche "potente". Rendo omaggio a una grande e bella persona, alla sua caparbietà, alla sua serietà e alla sua educata ironia.
Sono contenta di averlo potuto conoscere e, da torinese, ne sono orgogliosa.

Le intruse - Frances Larson

Erano cinque donne, diverse per provenienza e carattere, ma estremamente determinate a frequentare la facoltà di Antropologia ad Oxford nei primi decenni del Novecento: essendo donne dovettero affrontare particolari difficoltà famigliari e sociali eppure riuscirono a dedicarsi agli studi sul campo fra vari popoli cosiddetti "primitivi". Le loro vicissitudini sono ben descritte e decisamente appassionanti, dai viaggi avventurosi e faticosi al finale spesso triste. Un libro interessante su un argomento decisamente poco conosciuto.

Camminerai con il sole - Alfonso Mateo-Sagasta

Nel 1511 un'imbarcazione spagnola fece naufragio al largo delle coste dello Yucatan, fra i sopravvissuti che, dopo essere stati per giorni alla deriva riuscirono a toccare terra finendo prigionieri dei Maya, c'era Gonzalo Guerrero. La sua storia ha dell'incredibile: dalla schiavitù iniziale passa ad essere un membro in vista fra il popolo che lo aveva catturato, ne impara la lingua e le usanze. La sua scelta sarà radicale. Bel romanzo storico che ci fa conoscere i popoli maya al tempo della Conquista spagnola: sono popoli in declino ma ancora fieri e aggressivi, praticano sacrifici di sangue ma sanno anche parlare con le piante di mais.

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