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Lucrezio e la formazione del mondo : De rerum natura 5, 416-508 / Carmelo Salemme
Napoli : Loffredo, 2010
Studi latini ; 73
Latino - italiano / Giuseppe Liotta, Luisa Rossi, Félix Gaffiot
Torino : Il capitello, 2010
Italiano - latino / Giuseppe Liotta, Luisa Rossi
Torino : Il capitello, 2010
1: Libri 1.-2. / Beda ; a cura di Michael Lapidge ; traduzione di Paolo Chiesa
3. ed
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010
Fa parte di: Beda : venerabilis. Storia degli inglesi / Beda
Abstract: "Angeli, non Angli", esclama il futuro papa Gregorio Magno quando vede dei bellissimi schiavi inglesi in vendita nel Foro di Roma. Da questa frase leggendaria prende l'avvio la missione di riconversione della Britannia abbandonata dalle legioni e occupata dagli Angli e dai Sassoni. È l'inizio ideale della "Storia degli Inglesi" composta da Beda nel secolo VIII della nostra èra. Leggermente balbuziente, chiuso per tutta la sua vita nei monasteri di Wearmouth e Jarrow, Beda possiede però "l'ardente spiro" del quale Dante lo vede fiammeggiare nel Cielo dei Sapienti. Ha commentato quasi tutta la Bibbia, si è occupato del computo del tempo (per primo ha impiegato con coerenza la datazione dalla nascita di Cristo), ha composto un "De natura rerum", trattati di ortografia e metrica, vite di santi e persino poesia. La sua "Historia ecclesiastica gentis Anglorum", della quale la Fondazione Valla pubblica in due volumi la prima edizione critica in quaranta anni, è la più bella opera storiografica del Medioevo. Tutto, in essa, è organizzato con mano sapiente e narrato col piglio dello scrittore di razza. Ma tutto, anche, ha l'aura delle origini e il passo della meditazione sugli accadimenti: se Beda vuole ancorare a Roma l'alba delle vicende inglesi è perché quella che Gregorio, per mezzo del suo missionario Agostino, porta nel Kent è una nuova cultura. Memorabile, a questo proposito, uno degli aneddoti che Beda usa per illustrare gli snodi cruciali della sua "Storia". Re Edwin di Northumbria deve decidere se abbracciare o no il cristianesimo e chiede il parere dei suoi consiglieri. Uno di essi risponde con una parabola, paragonando la vita degli uomini sulla terra alla cena che il re, nel mezzo dell'inverno, mentre fuori infuria la tempesta, consuma con i suoi nobili nella sala riscaldata dal fuoco: all'improvviso, "un passero attraversa con rapido volo la sala, entrando da una porta e subito uscendo dall'altra; nell'attimo in cui rimane dentro non è colpito dalla burrasca invernale, ma trascorso quel brevissimo momento di quiete subito sfugge allo sguardo e ritorna al gelo dal quale è venuto. Così pure la vita dell'uomo è visibile, ma per un solo momento; di ciò che è prima e dopo quest'attimo nulla sappiamo. E dunque se questa nuova religione ci dà una certezza, mi sembra giusto seguirla". EDITORIALE
Vol. 2: Libri 3.-5. / Beda ; a cura di Michael Lapidge ; traduzione di Paolo Chiesa
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010
Fa parte di: Beda : venerabilis. Storia degli inglesi / Beda
Abstract: Si completa con questo secondo volume l'Historia ecclesiastica gentis Anglorum, scritta in latino e divisa in cinque libri, l'opera più nota di Beda. Fu studiata per l'intero Medioevo e oltre in tutti i Paesi d'Europa, influenzandogli storici successivi. L'Historia ecclesiastica narra le vicende del popolo inglese a partire dallo sbarco di Giulio Cesare in Inghilterra fino al 730 e rappresenta per noi la gran parte di quanto conosciamo della storia inglese antica fino al 700 d.C. Alla narrazione degli eventi si lega strettamente la storia della diffusione del cristianesimo in quelle regioni un tempo pagane. Così, in questo secondo volume, troviamo un moltiplicarsi di storie edificanti, di conversioni, miracoli e guarigioni, e persino - nel libro V - lo straordinario racconto di un uomo pio resuscitato dalla morte: la sua descrizione dell'aldilà, potente e visionaria, sembra già preannunciare quella che ne farà Dante nella Commedia. EDITORIALE
3. ed.
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010
Fa parte di: La leggenda di Roma / a cura di Andrea Carandini ; traduzioni di Lorenzo Argentieri
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : Arnoldo Mondadori, 2010
Fa parte di: La leggenda di Roma / a cura di Andrea Carandini ; traduzioni di Lorenzo Argentieri
Abstract: Attorno alle origini di Roma esiste una complessa, affascinante leggenda che l'opera della Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in quattro volumi e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai padri della chiesa) divise per "mitemi" o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei "motivi canonici" fissati dalla tradizione e di una stratigrafia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Il secondo volume ripercorre le complesse vicende del ratto delle sabine, avvenuto durante uno spettacolo equestre organizzato dai romani, e della conseguente guerra romano-sabina, che vede affrontarsi Romolo e Tito Tazio, re dei sabini. Nonostante il tradimento di Tarpeia, la guerra finirà proprio grazie alle donne rapite: mostrando ai propri parenti i figlioletti avuti dai mariti romani, con un gesto di sublime pathos, riusciranno a far riconciliare i due popoli e a gettare le basi per una vita comune.
L'oratore / Cicerone ; a cura di Giannicola Barone
Milano : Mondadori, 2010
Classici greci e latini ; 111
Abstract: "L'Oratore" (Orator) chiude la trilogia di opere retoriche composte da Cicerone nell'arco dell'ultimo decennio della sua vita e nel cuore delle ultime vicende repubblicane che videro l'ascesa e il massimo trionfo di Cesare. Scrisse il "De Oratore" nel 55-54 a.C., improntato alla definizione delle principali linee teoriche dell'arte del dire, il "Brutus" nel '46, nel quale delineò la figura dell'oratore ideale. Il perfetto oratore ciceroniano è il colto umanista che sa intendere di filosofia, storia e diritto, strumenti di cui si serve per finalità scandite dall'uso sapiente dello stile appropriato: sublime, medio, dimesso, per commuovere, dilettare, convincere. Nella rigorosa analisi formale del ritmo e dell'armonia del discorso, attraverso lo studio di clausole metriche, eufonia, proprietà del linguaggio, Cicerone esprime in quest'opera il profondo risultato della sua spiccata sensibilità per la bellezza della parola, sottolineandone la potenzialità creativa, la cifra artistica e il suo grande fascino sull'anima. EDITORIALE
3. ed.
Milano : Le Monnier, 2010
La Repubblica / Marco Tullio Cicerone ; introduzione, traduzione e note di Francesca Nenci
3. ed.
Milano : BUR, 2010
BUR. Classici greci e latini
Abstract: Scritto tra il 54 e il 51 a.C., in un periodo estremamente incerto per la storia di Roma, La repubblica costituisce un libro fondamentale nella storia del pensiero politico antico. In questo dialogo, che si immagina avvenuto nel 129 a.C. tra Scipione Emiliano e alcuni celebri personaggi, Cicerone ripercorre la storia della repubblica romana e delle istituzioni, riportando le sue riflessioni politiche e le critiche ai tempi che stava vivendo. Ispirandosi ai grandi filosofi del passato, Platone, Aristotele, Polibio, e allo stoicismo più rigoroso, Cicerone riflette sulle possibili forme di governo, sulle successioni cicliche e sulle inevitabili degenerazioni. Ma soprattutto delinea la figura delluomo di governo ideale, il princeps, modello di incrollabili virtù etiche e civili. Nellampia introduzione Francesca Nenci analizza le problematiche letterarie e storiografiche del testo, ne spiega la struttura e inquadra le riflessioni nel clima politico della Roma repubblicana. EDITORIALE